Iran, 60 giorni per salvare l'accordo sul nucleare: "No alle sanzioni Usa"

Iran, 60 giorni per salvare l'accordo sul nucleare: "No alle sanzioni Usa"
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Di Cristiano Tassinari

Annuncio di Hassan Rohani, presidente dell'Iran: "Parziale disimpegno dei nostri obblighi nell'accordo sul nucleare". Il leader iraniano chiede agli altri paesi firmatari dell'accordo del 2015 di proteggere Teheran dalle sanzioni Usa. Altrimenti riprenderà la produzione di uranio arricchito.

60 giorni. E' il tempo che Il presidente iraniano Hassan Rohani dà agli altri firmatari dell'accordo sul nucleare del 2015 (Usa, Regno Unito, Cina, Francia, Russia e Germania) per accettare o meno le condizioni imposte dall'Iran dopo la decisione di ridurre i suoi impegni.

In un discorso in diretta televisiva, Rohani ha dichiarato che Iran riprenderà l'arricchimento dell'uranio oltre il livello 3,67%, se le altre potenze mondiali non le proteggeranno contro le sanzioni americane, in particolare sulla vendita del petrolio e sulla imitazioni sulle transazioni finanziarie del sistema bancario iraniano.

Dopo il ritiro unilaterale dall'accordo un anno fa, infatti, gli Stati Uniti hanno imposto in agosto e novembre 2018 nuove sanzioni all'Iran, che hanno toccato soprattutto la produzione petrolifera e il sistema finanziario.

L'annuncio dell'Iran arriva appena un anno dopo che gli Stati Uniti hanno abbandonato il cosiddetto Piano Globale di Azione Comune (JCPOA).

Il presidente Rohani ha aggiunto che attenderà 60 giorni per avere un riscontro positivo dal resto dei firmatari dell'accordo sul nucleare.

Altrimenti, dopo l'uranio arricchito, il secondo passo di Teheran sarà il completamento del reattore ad acqua pesante di Arak.

"Ma il nostro obiettivo", ha concluso Rohani, "è comunque salvare l'accordo".

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