Aperto un corridoio umanitario con la Libia

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Di Euronews
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Non sono state vane le esortazioni del Papa e le proposte della Comunità di Sant'Egidio: quasi 150 migranti in fuga dalla Libia in fiamme sono giunti a Prtatica di Mare, il maggiore aeroporto militare della capitale italiana

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Mentre sale a oltre 41 mila il numero dei rifugiati sfollati dall'inizio degli scontri armati a Tripoli sono giunti all'aeroporto di Pratica di Mare (il maggiore aeroporto militare di Roma) i 147 migranti partiti da Misurata, in Libia, con un corridoio umanitario. Il gruppo è composto da 87 uomini e 60 donne scappati da Etiopia, Eritrea, Somalia, Sudan e Siria. Tra questi vi sono 68 minori, di cui 46 non accompagnati.

Dove verranno alloggiati

Gli adulti verranno ospitati nelle strutture individuate dalle prefetture di Roma, Viterbo e Rieti. I minori non accompagnati saranno alloggiati in strutture di prima accoglienza prevalentemente in Italia centrale.

L'invito del Papa e l'attivismo di Sant'Egidio

L'invito fatto anche dal Papa e sostenuto dalla Comunità di Sant'Egidio di aprire un corridoio umanitario europeo non cade questa volta nel vuoto. Il meccanismo proposto è analogo a quello adottato per i corridoi umanitari che si stanno realizzando sulla base di un protocollo tra la Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia, la Comunità di Sant’Egidio, la Tavola valdese e i ministeri dell’Interno e degli Esteri, sottoscritto per la prima volta nel 2015 e rinnovato nel 2017.I visti umanitari sono rilasciati ai sensi dell’art. 25 del Trattato di Schengen.

Gli scontri intanto non cessano

Continuano i combattimenti porta a porta nei sobborghi a sud di Tripoli, dove domenica sono piovute le bombe di Haftar causando almeno 11 morti. Inoltre un gruppo di uomini armati ha attaccato la stazione 186 del giacimento di el-Sharara, il più grande della Libia nel sudovest del Paese. Le forze di Khalifa Haftar, che controllano l'area, hanno respinto gli assalitori e non si registrano vittime.

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