Libia, le forze di Haftar respinte per 60 km a sudest di Tripoli

Si è dimostrata efficace la controffensiva lanciata delle Forze fedeli al Governo di Unità nazionale di Fayez al-Serraj: gli uomini del generale Haftar sono stati respinti per oltre 60 km a sud oivest della capitale, Tripoli. Provvidenziali sarebbero state le tempeste di sabbia, che hanno costretto i due eserciti a fronteggiarsi senza supporto aereo: durante la ritirata le truppe di Haftar avrebbero distrutto i mezzi che non erano in grado di portare via, tra i cui alcuni carri armati.
Della crisi si era già parlato ieri - durante il meeting dei leader africani al Cairo - dove il presidente al-Sisi, che ha finora sostenuto apertamente l'avanzata del Feldmareasciallo - ha tenuto toni molto piu ecumenici. "Oggi - ha detto Sisi - chiediamo alla comunità internazionale di assumersi la piena responsabilità, senza eccezioni, di trovare una soluzione politica. Chiediamo all'inviato delle Nazioni Unite, Ghassan Salame, di adempiere al suo dovere di riportare le parti a negoziati trasparenti che siano in accordo con il dibattito politico libico, in particolare attivando tutti i canali di comunicazione con tutti i principali partiti libici, senza eccezioni e in maniera equidistante".
E oggi, l'iinviato speciale Onu Salame farà tappa a Roma per incontrare il ministro degli esteri Moavero Milanesi e il premier Giuseppe Conte: l'obiettivo dichiarato è riesumare la conferenza di pace di Ghadames che avrebbe dovuto originariamente svolgersi tra il 14 e il 16 aprile