Road trip: Barcellona, metropoli europea assetata d'indipendenza

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Di Euronews
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Il viaggio di Euronews in giro per l'Europa in prossimità delle elezioni di fine maggio prosegue: stavolta, tappa a Barcellona

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Il viaggio di Euronews attraverso la Spagna volge quasi al termine, attraversando 12 Paesi per ascoltare storie e voci di cittadini europei prima delle elezioni del 26 maggio prossimo.

A Barcellona la sosta è necessaria per comprendere uno dei più gravi conflitti politici che hanno diviso la Catalogna e la Spagna negli ultimi anni.

Il ruolo dei Partiti indipendentisti, oltre alla crescita dell'estrema Destra, potrebbe essere la chiave nelle prossime elezioni generali.

Catalogna, crisi senza precedenti

Il referendum, la dichiarazione unilaterale di indipendenza, l'applicazione dell'articolo 155 e ciò che ne è conseguito segnano un processo incompiuto dal futuro incerto in Catalogna.

I leader indipendentisti sono fuggiti dalla giustizia o sono in prigione, tuttavia ci sono molti catalani ancora in strada a chiedere il rilascio dei prigionieri e l'autonomia.

Altri, invece, ritengono che lo scontro sia andato troppo oltre, mentre c'è chi continua ad invocare il dialogo: qual è il futuro di questo conflitto?

Dopo aver posizionato il divano rosso a Barcellona, invitiamo i cittadini a parlare...

"Rappresentiamo un diverso modo di essere - dice questa signora - camminiamo sempre con il giogo di Madrid ma noi non siamo la Spagna, siamo la Catalogna".

"Rispetto tutte le culture, ma penso che queste siano idee non conformi ai nostri giorni: al contrario, la cosa più importante è la globalizzazione, questi pensieri sono completamente opposti, è come chiudersi al mondo".

"Il processo che sta attraversando la Catalogna è normale - afferma invece questo signore - storicamente non capisco come non sia mai successo prima".

"Siamo preoccupati perché non c'è giustizia, né democrazia, tutto questo riguarda la democrazia e non vediamo via d'uscita".

"Le due parti hanno commesso molti errori, non si tratta di chi ha ragione e chi ha torto, dovrebbero sedersi e discutere dei problemi".

"Conosco due sorelle - ribadisce una delle persone intervistate - una è favorevole e l'altra contro il movimento indipendentista, quando vanno a casa della madre non possono discuterne".

"Sono preoccupato per il nazionalismo, penso sia una maledizione in Europa e la soluzione è più Europa e meno nazionalismo".

"L'Unione Europea è un disastro per me, è un'invenzione, una farsa, l'Europa è insignificante".

"L'Unione Europea? Non so fino a che punto sarà interessata a partecipare a un conflitto territoriale".

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