Il Ppe lancia un ultimatum a Victor Orban

Il Ppe lancia un ultimatum a Victor Orban
Diritti d'autore  REUTERS/Tamas Kaszas/File Photo
Di Paola Cavadi

I leader del Partito che deciderà sul caso Orban il prossimo 20 marzo, chiedono il rispetto di alcune condizioni senza le quali Fidetz potrebbe essere espulsa: scuse ufficiali e la fine della campagna antieuropeista in corso in Ungheria. Orban risponde: "Siamo nel Ppe e ci restiamo".

Lo scontro interno al partito popolare europeo sulla permanenza tra le sue file, dell' ungherese Victor Orban e del suo partito Fidetz sembra essere arrivato a un punto decisivo. Al termine di un incontro i leader del Partito che esprime a Strasburgo il gruppo parlamentare piu' numeroso, hanno lanciato a Budapest un ultimatum: "Basta così - ha dichiarato il presidente della Commissione Jean Claude Junker - vuol dire che chiunque stia mentendo su questioni europee, mentendo per ragioni politiche interne, deve chiedersi se vuole ancora essere un membro del partito popolare. Penso che non ne faccia piu' parte. "

Rincara la dose Manfred Weber, candidato di punta dei popolari europei alla presidenza della Commissione che ricorda come di fronte a un rifiuto, Orban potrebbe andare incontro all'espulsione: _"Victor Orban deve fare un inversione di marcia. Se non fa questo passo, il partito popolare valuterà tutte le opzioni, inclusa l'espulsione".
_

Tra le condizioni poste: scuse ufficiali e lo stop immediato alla campagna euroscettica che ha peso di mira il finanziere George Soros e lo stesso Junker, oltre che il ritorno in Ungheria della Central European University, finanziata dal miliardario. Ma il premier ungherese ostenta sicurezza: "Siamo nel partito popolare e ci restiamo", risposta che lascia intendere che l'alternativa di un'alleanza coi sovranisti di Salvini non è scontata. La decisione definitiva sarà presa dal Partito Popolare nella riunione del 20 marzo prossimo.

Notizie correlate