Bangladesh: elezioni legislative fra le violenze

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Di Alberto De Filippis
Bangladesh: elezioni legislative fra le violenze
Diritti d'autore  Reuters

Già diversi morti questa domenica in Bangladesh come risultato delle violenze fra il partito al potere, la lega Awami, e l'opposizione, nel giorno delle elezioni legislative.

Un uomo è morto quando la polizia ha iniziato a sparare sui manifestanti dell'opposizione in una città al sud del paese. Oltre 100 milioni elettori devono scegliere fra la Lega Awami e il partito nazionalista del Bangladesh, principale partito d'opposizione. Dall'otto novembre, data in cui è stata annunciata la data delle elezioni, almeno sei persone sono morte, uccise dalle violenze fra i militanti.

600.000 forze dell'ordine sono state mobilitate . È scontro al femminile fra Sheik Hasina che cerca la riconferma al potere e Khaleda Zia che era stata arrestata per un affare di corruzione. Secondo i sondaggi la Hasina, figlia di un altro premier, dovrebbe conquistare i voti per un nuovo mandato. È al potere da circa dieci anni ed è consciuta all'estero soprattutto per avere accolto nel paese migliaia di rifugiati Rohingya che fuggivano dalla Birmania.

Gli avversari la decrivono invece come un autocrate che reprime la dissidenza. Nel paese l'ahutority delle telecomunicazioni ha ordinato gli operatori di interrompere il servizio 3g e 4g per evitare che si spargano voci false via internet.