Usa via dall'Afghanistan, Kabul fa spallucce

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Di Alberto De Filippis
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Dubbi sul fatto che il paese possa sopravvivere senza aiuti

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Il ritiro di "qualche migliaio di soldati" americani dall'Afghanistan "non avrà ripercussioni sulla sicurezza" nel Paese. È quanto sostiene il governo afghano del presidente Ashraf Ghani dopo l'annuncio di Trump di portare via le truppe. un' annuncio che ha provocato le dimissioni del generale Mattis.

"Da quattro anni e mezzo la nostra sicurezza è solo nelle nostre mani ", hanno ripetuito fonti afghane. In realtà fra talebani, signori della guerra e narcotrafficanti di oppio che continuano a controllare larghe fette di territorio, il paese è tutt'altro che pacificato. 

Un uomo dice: "Se gli americani se ne vanno la pace tornerà in Afghanistan e non ci saranno altri conflitti. È meglio che partano e noi arriveremo alla pace con i talebani".

Una visione considerata ingenua da un analista che ripete le parole dello stesso presidente Ghani di qualche tempo fa: "All'inizio dell'anno (2028) lo stesso Ghani ha affermato che l'Afghanistan non potrebbe sopravvivere come paese se gli americani partissero".

Trump ha chiesto al Pentagono un piano per il ritiro della metà degli oltre 14 mila militari dispiegati in Afghanistan dopo oltre 17 anni di operazioni, in quella che è la guerra più lunga mai combattuta dagli Stati Uniti.

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