Ricordati sotto la Tour Eiffel i giornalisti uccisi nel mondo. Il 2 novembre è stata decretata dall'ONU la giornata mondiale contro i crimini commessi ai danni dei giornalisti
Attivisti per la libertà di stampa si sono riuniti a Parigi per ricordare quanti giornalisti sono stati uccisi mentre svolgevano il loro dovere.
1066 giornalisti uccisi dal 1977
Le statistiche mostrano che anche nel 2018 si contano decine di giornalisti uccisi, alcuni eliminati con pratiche vili, mafiose, barbariche.
Christophe Deloiresot, Segretario Generale di Reporters sans frontières: "Bisogna fermare gli omicidi dei giornalisti, 1066 in 15 anni, dall'inizio dell'anno '77 sono stati uccisi, se includiamo anche i collaboratori delle testate, e sono molti di piu' rispetto allo scorso anno".
I colpevoli rimasti impuniti
Nell'85 percento dei casi in cui i giornalisti sono stati assassinati i colpevoli sono rimasti a piede libero per questo le Nazioni Unite chiedono ai governi di invertire la tendenza all'impunità nei confronti di chi uccide i giornalisti.
E l'ex giornalista saudita Jamal Khashoggi, ucciso nel consolato saudita a Istanbul è stato ricordato dai colleghi.
Fabiola Badawi, ex collega di Jamal Khashoggi: "Era un uomo che amava molto la libertà, la verità e la vita".
La giornata mondiale contro i crimini ai danni dei giornalisti
Il 2 novembre è la giornata mondiale contro i crimini ai danni dei giornalisti, lanciata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 2013. Non ci sono continenti in cui i giornalisti possano operare senza rischiare la loro incolumità. L'equazione informazione democratica uguale progresso resta ampiamente negletta in tutto il mondo.