Secondo alcuni analisti, il paese potrebbe presto superare la Siria quanto a pericolosità per i giornalisti
Stava lavorando sulla scena di un attentato suicida a Kabul, quando lui e il cameraman Ramiz Ahmadi sono stati uccisi da un'esplosione secondaria. Il reporter afghano Samim Faramarz è il 13esimo giornalista a finire ucciso in Afghanistan dall'inizio del 2018, l'anno piû sanguinoso di sempre per i giornalisti in Afghanistan.
Alcuni analisti stimano che, di questo passo, il paese potrebbe superare la Siria quanto a pericolosità per i giornalisti. "Quando lasciamo le nostre case non sappiamo se torneremo vivi o meno" spiega il reporter afghano Hamid Haidary. "È una brutta situazione per noi giornalisti. Nessuno sa cosa potrebbe succedergli durante il giorno".
Haidary ha lasciato la scena dell'ultimo attacco pochi minuti prima della seconda esplosione. Decine di giornalisti e operatori dell'informazione sono stati uccisi da quando le truppe NATO si sono ritirate nel 2014. In aprile, nove giornalisti sono morti in un doppio bombardamento a Kabul, compreso il fotografo capo dell'Associated France Presse Shah Marai.