Le telecamere della polizia italiana mostrano per la prima volta il deposito con il materiale sequestrato dagli inquirenti che indagano sul crollo del ponte di Genova.
Piloni di cemento, centinaia di metri di cavi di acciaio tranciati. Le telecamere della polizia italiana mostrano per la prima volta il deposito con il materiale sequestrato dagli inquirenti che indagano sul crollo del ponte di Genova.
E mentre si attende - in settimana - la nomina di un commissario straordinario per la ricostruzione, la Guardia di Finanza ha fornito una lista nera di 60 nomi su cui potrebbero ricadere responsabilità penali per la tragedia del 14 agosto che ha causato la morte di 43 persone.
I nomi indicati dalle Fiamme Gialle sono quelli di personale e dirigenti di Autostrade, della società controllata Spea engineering e del Ministero dei trasporti.
In un'intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica, il numero uno dell'Anas, Gianni Vittorio Armani, dice che l'azienda è pronta a gestire altre tratte autostradali.