Entrano in vigore lunedì 27 agosto le nuove sanzioni americane contro la Russia. Non solo caso-Skripal, però: di mezzo ci sono le tensioni Mosca-Washington e l'allarme di nuovi hacker russi legati al Cremlino che potrebbero influenzare le elezioni di mid-term americane di novembre.
Niente armi americane alla Russia
Nuove sanzioni americane per il Cremlino, sempre legate alla vicenda dell'avvelenamento dell'ex spia russia Sergei Skripal, ma non solo.
Entrano in vigore questo lunedi: secondo quanto stabilito dal Dipartimento di Stato americano sarà, innanzitutto, vietata l'esportazione dagli Stati Uniti in Russia di beni e tecnologie riguardanti la sicurezza, quindi soprattutto: niente armi.
Aziende e oligarchi "congelati"
Dopo questa seconda tranche di "divieti", sono ormai 700 le aziende russe sotto sanzione americana e numerosi i ricchi oligarchi russi a cui sono stati congelate le proprietà negli Stati Uniti.
Rimane esente da sanzioni la cooperazione spaziale e le aree che coprono la sicurezza dell'aviazione commerciale, aree considerate "essenziali per gli interessi di sicurezza nazionale degli Stati Uniti".
Un nuovo "Russiagate" per le elezioni mid-term?
Oltre alla vicenda-Skripal - trovato privo di sensi su una panchina di un centro commerciale di Salisbury, insieme alla figlia Julia, in seguito ad avvelenamento da Novichock lo scorso 4 marzo - di mezzo c'è il rapporto sempre difficile tra Mosca e Washington: l'allarme di Microsoft su presunte nuove interferenze di hacker russi negli Stati Uniti fa temere un nuovo Russiagate per le elezioni di medio-termine di novembre.
A Salisbury
Intanto, a Salisbury, nel Regno Unito, [Charley Rowley - sopravvissuto all'avvelenamento da Novichock](<iframe width=) - è nuovamente ricoverato in ospdale, in fin di vita, causa meningite.
[**Dopo la morte - l'8 luglio - della compagna Dawn Sturgess**](<iframe width=) - venuta a contatto con il veleno tramite una confezione di profumo - rischia di essere la seconda vittima di questa assurda storia di spionaggio e vendette.