Paul Redmond è uno degli otto irlandesi, vittime di abusi sessuali da parte di membri della Chiesa, che ha incontrato privatamente Papa Francesco a Dublino. Racconta le scuse del Pontefice. E le sue parole dure contro chi ha coperto, per troppo tempo, questo scandalo: "Sono escrementi umani".
"Cerchiamo scuse incondizionate"
DUBLINO (IRLANDA) - Paul Redmond è uno degli otto irlandesi, vittime di abusi sessuali, che ha incontrato Papa Francesco.
E' nato in una delle "Case della madre e del bambino" gestite da una chiesa in Irlanda e adottato dopo 17 giorni.
"Noi cerchiamo scuse incondizionate", racconta Paul Redmond, "e certamente ne abbiamo ricevute oggi dal Papa. Ma se questo si tradurrà in un'enorme scusa ufficiale da parte della Chiesa, è un'altra questione. L'importante è che si traduca in azioni concrete, per fermare questa vergogna; questo è ciò che conta davvero per noi".
Otto delle tante vittime
All'incontro privato di sabato con otto vittime di abusi sessuali subiti da parte di esponenti della Chiesa, oltre a Paul Redmond ha partecipato anche Marie Collins, che a 13 anni subì abusi sessuali e che ha fatto di una commissione vaticana contro la lotta alla pedofilia.
I nomi delle vittime di abusi sessuali che hanno incontrato il Papa: Marie Collins, Rev. Patrick McCafferty, Rev. Joe McDonald, Damian O'Farrell, Paul Redmond, Clodagh Malone, Bernadette Fahy. Un altro sopravvissuto ha preferito restare anonimo.
"Escrementi umani"
"La cosa che ci ha davvero sconvolti", continua Paul Redmond**, "è stato quando il Papa ha parlato con noi vittime e ha citato coloro che hanno coperto queste cose, anche a Roma. e ha letteralmente fatto riferimento a queste persone come 'escrementi umani'...il suo traduttore era scioccato e ha chiesto al Papa di chiarire e il Papa ha letteralmente fatto alcuni gesti con la mano e ha detto 'escremementi umani'.**
Fine della "cattolicissima" Irlanda
Anni di scandali di abusi sessuali hanno infranto la credibilità della Chiesa in quella che era la cattolicissima Irlanda: non a caso gli elettori irlandesi, negli ultimi anni, hanno approvato la legge sull'aborto e i matrimoni omosessuali.
"Un po' di speranza nel cuore"
"All'Incontro Mondiale delle Famiglie sono sicuro che il papa dirà alle madri irlandesi che hanno perso i loro figli in adozione, che non è peccato andare a cercare i propri figli. Anche questa ricerca, senza voler rovinare altre famiglie, significa molto per molte persone. Quindi stasera", conclude Paul Redmond, "nel mio cuore, c'è un po' di speranza".
L'ultimo giorno a Dublino
Seconda giornata in Irlanda per Papa Francesco.
In mattinata è giunto al Santuario mariano di Knock, dove reciterà l'Angelus. Poi ritorno a Dublino per la Messa conclusiva dell'Incontro Mondiale delle Famiglie, al Phoenix Park.
L'ultimo appuntamento sarà l'incontro con i vescovi.
Infine i saluti di congedo e il rientro a Roma.
L'arrivo dell'aereo papale a Roma Ciampino è previsto per le 23.