In centinaia a Bamako, hanno contestato i risultati delle elezioni presidenziali. Il mandato andrà per la seconda volta a Boubacar Keita vincitore sul contendente Soumaïla Cissé. Ma lo sconfitto rifiuta l'esito del voto denunciando i brogli e minacciando il ricorso alla Corte Costituzionale.
In centinaia a Bamako, hanno contestato i risultati delle elezioni presidenziali. Il mandato andrà per la seconda volta a Boubacar Keita vincitore sul contendente Soumaïla Cissé. Ma lo sconfitto rifiuta l'esito del voto denunciando i brogli e minacciando il ricorso alla Corte Costituzionale.
I manifestanti gridano all'ingiustizia e chiedono il rispetto di quella che indicano come la vera volontà del popolo maliano:
"Abbiamo vinto, abbiamo vinto dappertutto in Mali - racconta un manifestante - Ma nel Nord del Paese le urne sono state riempite con voti fasulli è una vergogna considerare questa una vittoria".
Nonostante la presenza dei soldati francesi e dei caschi blu dell’Onu, la situazione in Mali resta critica. il paese africano è scosso da un’ondata di attentati contro le forze internazionali e contro l’esercito locale, che vanifica ogni tentativo di stabilizzazione. Il fronte di Cissé ha lanciato un appello ai cittadini perché si mobilitino:
"Chiamiamo i cittadini a mobilizzarsi - ha detto Tiébilé Dramé - a esercitare una pressione pacifica, popolare e democratica così da rispettare il voto del popolo"
La campagna elettorale si è svolta in un clima d'indifferenza da parte della popolazione già impegnata a fronteggiare una realtà quotidiana difficile, per le violenze intracomunitarie e la persistenza degli attacchi jihadisti.