Avrebbe ordinato pasti a spese del contribuente per oltre 82mila euro tra il 2010 e il 2013
Ennesima "tegola" giudiziaria sulla famiglia Netanyahu. La moglie del premier israeliano, Sara, è stata incriminata per frode e abuso di ufficio. La vicenda è legata all'aquisto, a spese del contribuente, di pasti privati del valore di più di 350mila shekel, circa 83mila euro, fatti arrivare alla residenza ufficiale del primo ministro a Gerusalemme tra il 2010 e il 2013.
Nei guai anche Ezra Saidof, un alto funzionario addetto alla contabilità, che sarebbe stato complice della donna. Se le accuse verranno confermate i due rischiano la prigione.
Nelle ultime ore Netanyahu ha pubblicato sui social un post, dove i legali della moglie definiscono "assurde e deliranti" le accuse, affermano che gli ordini sono stati fatti dall'ex maggiordomo Mani Naftali, e che la maggior parte dei pasti sono stati consumati da molte altre persone, incluso il personale che lavorava nella dimora.