Capitanata dal socialista Pedro Sánchez la Spagna sorprende tutti e riaccende la speranza per i migranti
La svolta della Spagna capitanata dal socialista Pedro Sánchez sorprende tanto gli spagnoli che gli Europei.
La lista dei nuovi ministri ha messo in linea professionisti di rango e volti pescati dai media come l'astronauta Pedro Duque per il dicastero della ricerca scientifica, il giudice Fernando Grande-Marlaska alla giustizia, l'economista Josep Borrell o Nadia Calvino, ex presidente del Parlamento Europeo.
Secondo il quotidiano ABC se ci fossero le elezioni oggi il Partito socialista sarebbe il vincitore ma anche senza essere così ottimisti il PSOE procede bene anche grazie alla crisi dei popolari e le magagne interne alla formazione Podemos.
Non mancano le analogie fra l'arrivo al potere di Sánchez e i primi passi del governo Zapatero, nel 2004: le sue prime decisioni lo avevano fatto diventare una sorta di icona; dalla legge contro la violenza di genere, un pioniere in Europa, fino al ritiro delle truppe dall'Iraq e l'approvazione del matrimonio gay nel 2006. Una stagione di rifome.
Ma di cosa si parla in questi giorni ? Con nave Acquarius, in rotta verso Valencia, è la legge per mettere in regola gli immigrati illegali che attira l'attenzione : tra il 7 febbraio e il 7 maggio 2005, oltre 690.000 stranieri erano stati regolarizzati.
La decisione di Sánchez di accogliere la nave di immigrati per motivi umanitari accende comunque la polemica sull' "effetto chiamata" cioè il massiccio afflusso di piccole imbarcazioni verso le coste spagnole.