Auto elettrica sì o no?

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Di Alberto De Filippis
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Due tesi a confronto. Greenpeace vs Aci

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Notizie di corridoio vorrebbero che la Nissan abbandoni la produzione di motori diesel e si orienti verso l'elettrico. Ma è un scelta sostenibile? Per capirne di più abbiamo chiesto un'opinione a Greenpeace e all'ACI.

Andrea Boraschi è responsabile energia dell'organizzazione ambientalista. Davvero questa è l'unica strada percorribile?

L'Europa, se vuole abbassare le sue emissioni di gas serra e quindi rispondere con i fatti agli impegni presi in occasione degli accordi di Parigi, deve certamente intervenire in maniera molto urgente sulle emissioni del settore trasporti che sono ad oggi, nel vecchio continente, quelle che fanno registrare i maggiori trend di crescita. Dunque bisogna decarbonizzare quel settore. L'unico modo per farlo plausibilmente è quello della mobilità elettrica, ovviamente alimentato da fonti rinnovabili. Certamente fra tutte le teconologie che bisogna abbandonare quanto prima vi è quella del diesel che è la pietra dello scandalo della più grande frode industriale degli ultimi annni

L'elettrico è una scelta sostenibile per il consumatore e per l'ambiente?

Dal punto di vista dei costi per l'utente, alcuni studi segnalano già oggi he se analizziamo l'intero ciclo di vita di un'autovettura. Quindi non solo il costo di acquisto, il cosiddetto "costo d'ingresso", le auto elettriche sono sostanzialmente concorrenziali con quelle tradizionali siano esse benzina o diesel. Per arrivare ad alimentare un numero consistente di auto oggi circolanti sulle nostre strade con elettricità, certamente dovremo tornare a sviluppare nel nostro paese altre sorgenti di energia. sono convinto che questa prospettiva di crescita sia tutt'altro che impossibile.

Enrico Pagliari, capo dell'area tecnica di Aci, è un po' più scettico. Ingegnere, ma questi annunci pilotati o meno delle grandi aziende sono reali o hanno altre motivazioni?

Le ultime versioni della tecnologia diesel, stiamo parlando dell'euro 6, ci parlano di un motore decisamente poco inquinante. Non in linea con le altre fonti d'inquinamento, che invece sono associate al diesel. Tipo polveri sottili e NOX. Noi come Federazione Internazionale dell'Automobile, di cui l'Aci fa parte, abbiamo commissionato uno studio a un istituto di ricerca austriaco e all'università di Vienna. In esso ci viene dimostrato che i diesel euro 6 di seconda generazione, con dei carburanti per intenderci come il diesel plus, non si percepisce pressoché nulla all'emissione. Si tratta di emissioni fuori misura, fuori scala.  Sia per il Pm che per il NOX

Ingegnere, secondo Lei l'elettrico al momento conviene?

Questa ricerca analizza tutto il ciclo di vita della macchina dalla produzione allo smaltimento che è importante. Per esempio nei motori elettrici c'è il discorso dello smaltimento delle batterie. Con l'attuale livello di produzione di energia elettrica andiamo su valori che addirittura superano il diesel. Abbiamo fatto un calcolo qui a Roma. L'attuale rete di distribuzione non è all'altezza di sopportare i carichi di energia che deriverebbero dalle colonnine a carica veloce, come vengono chiamate. Esse hanno un assorbimento di corrente maggiore della ricarica lenta che avviene di notte. Come succede in casa quando si attaccano troppi elettrodomestici salterebbe la luce. Ad oggi i veicolii elettrici costano di più e non è che possiamo imporli a tutti, perché in quel caso ci sarebbe anche un discorso di equità sociale.

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