Il presidente del Salvador ha ringraziato Bergoglio
PUBBLICITÀ
Papa Paolo VI e l’arcivescovo di El Salvador Óscar Romero saranno santi. Papa Francesco ha autorizzato per entrambi la promulgazione del decreto con il quale sancisce il miracolo attribuito alla loro intercessione, che apre le porte alla loro canonizzazione.
Non si sa ancora la data, nè se avveranno insieme. Molti commentatori hanno notato le analogie che accomunano due figure cosi’ importanti della Chiesa. Da una parte il Papa che nel 1965 porto’ a compimento il Concilio Vaticano II, che Bergoglio sente molto vicino. Dall’altra l’arcivescovo di El Salvador, un martire per la Chiesa, ucciso dagli squadroni della morte il 24 marzo 1980 mentre celebrava la messa.
La cerimonia è stata seguita in El Salvador dai molti fedeli che ancora ricordano Romero.
"Monsignor Romero ha avuto un ruolo molto importante nel suo Paese e all’estero, per la sua lotta contro i crimini e le persecuzioni che affliggevano i suoi concittadini. Ricordiamo che fu ucciso dal regime di allora", commenta il giornalista Roberto Montoya.
"Noi fedeli avevamo sperato in questo, ed è una grande gioia. Non è solo beato, è Santo Romero d’America", spiega una fedele.
"Mi congratulo con la Chiesa del Paese per questo successo storico, il sacrificio del beato Romero e la sua dedizione sono noti in tutto il mondo. Siamo grati a Papa Francesco per aver approvato questo decreto, e per l’interesse personale che ha espresso per il ruolo e il lavoro di questo martire salvadoregno", ha detto il presidente di El Salvador, Salvador Sánchez Cerén.