Dolore e collera in Argentina per il sottomarino disperso

Al dolore si aggiunge la collera in Argentina. I familiari dell’equipaggio del sottomariono disperso al largo della Patagonia aspettano notizie del mezzo scomparso dieci giorni fa. Il portavoce della Marina ha intanto escluso che il sottomarino fosse impegnato in un’operazione segreta, come ipotizzato dalla magistrata che ha aperto un fascicolo sull’episodio.
Ipotesi respinta dal portavoce della Marina militare:
Enrique Balbi, portavoce della Marina militare
“Siamo divisi tra speranaza e disperazione, non facciano congetture, ci baseremo solo su fatti concreti. L’ultimo rapporto parla di un’esplosione e cerchiamo di individuare il sottomarino in quell’area”.
Almeno sette navi si stanno adoperando attivamente per individuare il San Juan.
Partirà nelle prossime ore dal porto di Comodo Rivadavia una nave norvegese con a bordo un minisottomarino statunitense, specializzato nel recupero di sommergibili.
Si tratta di una capsula con a bordo due medici e in grado di recuperare fino a 16 persone fino a 640 metri di profondità