Il titolare degli esteri di Vienna dice che i migranti devono restare a Lampedusa. Il sindaco Totò Martello lo attacca
Hanno sollevato una boutade al limite dell’incidente diplomatico le parole dal ministro degli esteri austriaco Sebastian Kurz$ .
Durante un incontro con l’omologo italiano Angelino Alfano ha detto: ‘‘Pretendiamo che venga interrotto il traghettamento di migranti illegali dalle isole italiane verso la terraferma” tirandosi dietro le repliche di tanti e soprattutto del diretto interessanto, Totò Martello, sindaco di Lampedusa che ha replicato: “Dichiarazioni da naziskin. Evidentemente Kurz non sa neppure quanto è grande Lampedusa, e dimentica che nella nostra isola vivono seimila persone che si sentono europee”.
Non è la prima volta che Vienna attacca Roma. Negli ultimi tre mesi è stata minacciata per tre volte la chiusura della frontiera al Brennero, salvo scoprire che c’era al massimo un migrante, quel giorno, a volerla varcare e quindi evitare la chiusura dunque la figuraccia. Questioni che andranno avanti almeno fino al voto politico, il 15 ottobre, in Austria.
Il ministro degli esteri infatti è anche il leader del partito popolare, molto vicino alla destra xenofoba ma sotto nei sondaggi. La lotta all’ultimo voto, si gioca anche sulla pelle dei migranti degli altri Paesi.
Il Ministro degli Esteri austriaco Kurz vuole trasformare Lampedusa in una sorta di lager per migranti. Questa non è l’Europa che vogliamo!
— Gianni Pittella (@giannipittella) 20 luglio 2017