Il sì più forte alla riforma costituzionale è arrivato dal voto dei turchi che risiedono fuori dai confini nazionali.
Il sì più forte alla riforma costituzionale è arrivato dal voto dei turchi che risiedono fuori dai confini nazionali. La vittoria più grande Erdogan l’ha incassata in Germania dove alla svolta presidenziale si è detto favorevole il 65% degli elettori. Nel Paese vive la più grande comunità di turchi all’estero, sono circa 4 milioni gli immigrati, 1,5 milioni dei quali aventi diritto. Il voto è stato preceduto da tensioni tra Ankara e Berlino, dopo la cancellazione di comizi di ministri turchi in vista del referendum. C‘è chi celebra il sì ma anche chi si preoccupa dello strapotere nelle mani di Erdogan:
“Temo che Erdogan continui a prendere misure drastiche per fare tutto quello che vuole. Ma l’opposizione si farà sentire, scenderà per le strade. Useremo tutti gli strumenti democratici a nostra disposizione per opporci”, dice Kenan Kolat, del Partito Popolare Repubblicano.
Non solo in Germania ma anche nei Paesi Bassi, in Austria e in Belgio ad avere la meglio è stato il sì, con percentuali in alcuni casi anche superiori al 70%. Netto invece il no alla riforma dai turchi residenti in Svizzera.