Per gli oppositori di Erdogan il "NO" non é finito e la lotta continuerá. Secondo media locali almeno 25 le persone fermate
“Il “NO” non é finito, la lotta continuerá.” Uno slogan che sta riempiendo le piazze di una Turchia spaccata in due. Da domenica sera proseguono le proteste contro l’esito del referendum mentre secondo i media locali almeno 25 persone sarebbero state arrestate.
“NO, we won”
Referendum fraud protest
in Istanbul-TURKEYit’s found that
one person voted 87.016 times
in GIR MUZINpic.twitter.com/3k8hzGtX0y— UrmiyêMınbêj (@HanekinDersim_1) April 17, 2017
Sono migliaia le persone che si sono riversate per le strade di Istanbul al grido di “Erdogan ladro”. Gli oppositori del Presidente definito “il Sultano” si sono dati appuntamento nel quartiere di Besiktas, nella parte europea della cittá: “Credo che ci siano state delle irregolarità nel voto”, dice un elettore. “Abbiamo sentito molte notizie. Noi domenica siamo usciti di casa per esprimere il nostro voto. Non accettiamo il “SÌ” come risultato, perché il vero risultato è il “No”. “Non voglio che il parlamento sia cambiato, voglio un parlamento eletto al 100% dai noi elettori. Sono completamente contro i dittatori”, sostiene una donna.
Thousands of ‘No’ supporters protest Turkey vote in Istanbul https://t.co/LF0J1agkzh via
YahooNews</a></p>— Ataturk's Republic (
KARepublic) April 17, 2017
Per dimostrare che questo è solo l’inizio di una lunga battaglia altre centinaia di persone sono scese in piazza a Kadikoy, nella parte asiatica. L’opposizione non si arrende. E per dire no a una Turchia, che si avvia a diventare una sorta di autocrazia mediorientale, si sono tenuti cortei anche ad Ankara e a Smirne.
Thousands of ‘No’ supporters protest Turkey vote in Istanbulhttps://t.co/QpiQHk2u7Rpic.twitter.com/i2y9xPJvLy
— Srbija Evropa (@srbija_eu) April 17, 2017