Brexit, un viaggio verso l'ignoto

Brexit, un viaggio verso l'ignoto
Di Euronews

Commercio, trattamento dei cittadini comunitari, sicurezza, cosa accadrà ora?

La consegna della lettera che innesca Brexit nella mani del presidente del consiglio europeo Donald Tusk, è solo il primo, passo importante, simbolico, ma anche molto formale: la sostanza delle relazioni future tra Ue e Regno Unito è tutta da scrivere; ci vorranno due anni per farlo.

In cosa si tradurrà, davvero, Brexit? Cosa succederà adesso?
La premier britannica Theresa May ha chiarito qualche punto alla BBC. Prima di tutto i 50 miliardi di euro: fondi per programmi europei fino al 2020 che Londra, prima di Brexit, si era impegnata a investire e a cui Bruxelles non vuole rinunciare…
“Stiamo parlando di una tassa di uscita che l’Unione Europea ci sta chiedendo. C‘è stata molta speculazione. Attualmente non c‘è una richiesta formale dato che i negoziati non sono ancora iniziati. Io so bene quel che si aspetta la gente qui nel Regno Unito ma ho anche chiaro che siamo uno Stato che rispetta il diritto e rispetteremo i nostri obblighi” – ha detto May.

Altra questione divisiva è quella dei futuri accordi commerciali tra Gran Bretagna e Ue
“Credo che quello per cui lavoreremo e quello che otterremo, sarà un buon accordo commerciale di libero scambio. Vorremmo che fosse senza frizioni, con tariffe libere alle frontiere, in modo che possiamo continuare i nostri commerci con l’Unione” – ha auspicato May. Ma su questo punto la cancelliera tedesca Angela Merkel è stata categorica: prima il divorzio, poi i futuri accordi commerciali. La questione si intreccia con quella, cruciale, del trattamento dei cittadini comunitari. Quali restrizioni vorrà Londra? Certo è che in questo cammino verso terra ignota blind leading the blind ‘cieco guida cieco’, come recita un detto inglese.

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