Fra Pechino e Washington molti sorrisi, ma le divergenze su Taiwan, Corea del nord e libero scambio, restano
Una visita a tinte chiaroscure. Aldilà delle dichiarazioni distensive, Pechino non ha apprezzato le ultime uscite della nuova amministrazione americana soprattutto quelle che riguardano le intenzioni protezioniste di Trump e le minacce verso la Corea del Nord.
È vero che spesso Pyongyang ha messo in imbarazzo il potente alleato, ma è anche vero che Pechino non può tollerare e minacce di attacco militare verso l’alleato. Senza dimenticare i contatti fra la Casa Bianca e Taiwan che la Cina considera parte integrante del proprio territorio.
La parola d’ordine resta però una sola: collaborazione fra i due giganti che si guardano male, ma che non possono fare a meno l’uno dell’altro.
Di questo stallo approfitta la Corea del nord che continua con le sue provocazioni. Il suo leader, Kim Jong Un, appena questo sabato, ha assistito a un test per il motore di un nuovo razzo balistico. Al termine ha dichiarato che questa è una nuova tappa per il progresso tecnologico del suo Paese.