Bitcoin: benvenuti nel mondo della moneta digitale

Bitcoin: benvenuti nel mondo della moneta digitale
Di Luca Colantoni
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Come funzionano i pagamenti P2P non rintracciabili. Sabato la decisione del SEC su un fondo di investimento

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h3>Cos‘è il Bitcoin ?
Sono stati ideati nel 2009 da Craig Wright inizialmente con lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto. Principalmente si tratta di una valuta digitale detta anche criptovaluta che, ovviamente, significa che non si può trovare sotto forma di banconote o monete. Il Bitcoin usa la tecnologia peer-to-peer per non operare con alcuna autorità centrale o con le banche. La gestione delle transazioni e l’emissione della criptovaluta viene effettuata collettivamente dalla Rete tramite un software, che ha lo stesso meccanismo di un conto corrente, ed è chiamato “Blockchain”. In questo modo, gli utenti possono conservare il proprio denaro virtuale e scambiarselo da computer a computer, utilizzandolo come “portatore di valore” ovviamente laddove il Bitcoin è accettato.

IL FORUM SU TWITTER DOVE SEGUIRE LE DISCUSSIONI SUL BITCOIN

Politics & Society • Silk Road-Co-Administrator Loses Extradition Appeal https://t.co/qg7H67uKsL#bitcoin

— Bitcoin Forum (@BitcoinForums) 9 marzo 2017

h3>Come si ottiene
I Bitcoin sono venduti come qualsiasi altro bene, tramite broker o scambi commerciali (ad esempio il Bitfinex di Hong Kong). Tutto ovviamente in Rete dove esistono dei siti da dove scaricare il software di riferimento per creare il proprio portafoglio e quindi iniziare i vari movimenti. Per “riempire” il portafogli e generare, quindi, Bitcoin bisogna essere pratici di “mining” ovvero il far eseguire dei calcoli matematici al processore del computer. Oltre ad Internet, per comprare bitcoin è possibile utilizzare, comunque, anche del denaro contante (conto in banca, carte di credito o piattaforme elettroniche come PayPal). In alcune città è possibile trovare sportelli bancomat Bitcoin che caricano il denaro virtuale sul portafoglio elettronico creato.

IL TWEET DI BITCOIN CRIPTOVALUTE SULLA PRIMA BANCA DEDICATA AI BITCOIN

La prima #banca dedicata ai #Bitcoin apre a Vienna —> https://t.co/DIz32yA1Kepic.twitter.com/wQw8Hg18Lz

— Bitcoin CriptoValute (@Economia_Forex) 17 febbraio 2017

h3>Quanto costa
Notizia di questo inizio di marzo 2017: per la prima volta nella sua storia il Bitcoin, la criptovaluta vale più dell’oro. Una singola unità di Bitcoin ha infattiin questo momento un valore di 1,238.11 dollari, superando dunque il valore dell’oro di 1237,73 dollari per oncia.

AGGIORNAMENTI TWITTER DEL PREZZO DEI BITCOIN

The latest Bitcoin Price Index is 1,174.29 USD https://t.co/lzUu2wyPQNpic.twitter.com/bJ0UFmw9CJ

— CoinDesk (@coindesk) 9 marzo 2017

h3>Dove si usa
Come con una moneta tradizionale, è possibile utilizzare i Bitcoin per acquistare beni e servizi, a condizione che i commercianti dei vari negozi li accettino. La criptovaluta sta diventando sempre più popolare e grandi aziende come la Dell, Microsoft e Bloomberg cominciano ad accettarlo. Da notare, però, che gli acquisti bitcoin non hanno mezzi di base a tutela dei consumatori. Non c‘è una “ricevuta di pagamento” in quanto la prerogativa di questa moneta virtuale è proprio l’anonimato e tutti i benefici che ne derivano da esso. Di negativo c‘è da dire che si sono verificati casi di utilizzo di Bitcoin per transazioni illegali, come la droga e traffico d’armi e nel mercato nero online.

h3>E’ un investimento sicuro?
Il presupposto cui far riferimento è che in generale l’investimento “sicuro” al cento per cento non esiste. Detto questo, secondo molti analisti, la criptovaluta sta diventando un cosiddetto “bene rifugio”.

La moneta virtuale ha già superato il valore dell’oro e. secondo le ultime stime di Saxo Bank, per esempio, nel corso del 2017 il Bitcoin potrebbe addirittura raggiungere i 2.000 dollari a unità. Per gli investitori, come sempre esistono vantaggi a svantaggi. Tra i primi c‘è sicuramente la buona performance del Bitcoin nel lungo termine, con una capitalizzazione che, ad oggi, ha toccato i 20 miliardi di dollari, ovvero il 60% in più del valore totale al 2014. Basti pensare che solo quattro anni fa la quotazione della criptovaluta era di soli 15 dollari. Altro vantaggio, come già detto, è l’anonimato nelle operazioni. Gli svantaggi sono quelli tipici della Rete come i furti di dati, gli hacker sempre in agguato e anche una certa lentezza nelle transazioni.

h3>E’ legale?
La domanda sulla legalità sorge, ovviamente spontanea. Una cosa è certa, con il Bitcoin si diventa un po’ il “banchiere di se stessi” e questo espone a dei rischi se non si è pratici della materia. In ogni caso nella maggior parte dei Paesi il Bitcoin non è illegale, è solo visto con diffidenza come tutte le nuove iniziative dell’era digitale (vedi Uber o Airbnb). Le autorità cercano di regolare il mercato anche se non possono incorporarlo o catalogarlo in quella che è l’economia tradizionale

Fa giurisprudenza la Corte Federale della California che, tempo fa, chiese all’agenzia che per prima ottenne la licenza di effettuare transazioni in criptovaluta, i nominativi di tutti coloro che avevano effettuato operazioni con i Bitcoin tra il 2013 e il 205 per capire se erano state rispettate tutte le disposizioni fiscali. Quindi una qualsiasi amministrazione finanziaria ha il potere di acquisire questo tipo di dati.

In Italia, nel settembre del 2016, una circolare dell’Agenzia delle Entrate affermava che le operazioni relative al Bitcoin sono “prestazioni di servizi esenti da Iva”. Sul piano della tassazione diretta, invece, i ricavi che derivano dall’attività di intermediazione nell’acquisto e vendita di bitcoin sono soggetti ad Ires ed Irap, al netto dei relativi costi.

h3>Perchè è importante la decisione del SEC (Commissione per i Titoli e gli Scambi) E’ una decisione che quella che possiamo definire la “Consob Americana” dovrebbe prendere il prossimo 11 marzo ed è importante perchè la eventuale creazione di un fondo di investimento (ETF) sul Bitcoin non farebbe altro che rafforzare ulteriormente la corsa della criptovaluta.

IL TWEET DI BITCOIN CRIPTOVALUTE

#bitcoin : ATH ad una settimana decisiva per l’#ETF —> https://t.co/S4FAGN2qnBpic.twitter.com/dCfrN6numn

— Bitcoin CriptoValute (@Economia_Forex) 6 marzo 2017

La richiesta al SEC è arrivata dai fratelli gemelli Winklevoss. I due, ex canottieri olimpici hanno recentemente sfidato in tribunale nientemeno che Mark Zuckerberg sulla proprietà intellettuale del social network Facebook e da ormai oltre tre anni hanno presentato domanda per un fondo d’investimento sul Bitcoin. A breve, dopo tanti rinvii, la risposta che ha buone percentuali di essere positiva non fosse altro perchè tra lo scorso dicembre e gennaio 2017, il 98% degli acquisti in Bitcoin arriva dal mercato cinese e quindi gli USA avrebbero una ragione in piu’ per provare a diventare l’autentico epicentro intorno al quale gira l’intera criptomoneta.

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