Il mondo “è assetato di speranza” e la Chiesa “deve fare il possibile per diffonderla”. Nella celebrazione della Veglia Pasquale in San Pietro, Papa
Il mondo “è assetato di speranza” e la Chiesa “deve fare il possibile per diffonderla”. Nella celebrazione della Veglia Pasquale in San Pietro, Papa Francesco invita a non restare tristi.
Al termine della processione nella Basilica illuminata solo dal cero pasquale, il pontefice usa il sepolcro come metafora: la mancanza di speranza – dice – è la prima pietra da far rotolare via.
“Che il Signore ci liberi da questa terribile trappola, dall’essere cristiani senza speranza, che vivono come se il Signore non fosse risorto e il centro della vita fossero i nostri problemi”, sono state le parole di Bergoglio.
Il Papa ha battezzato e cresimato 12 persone convertitesi in età adulta provenienti da Albania, Corea, Italia, Camerun, India e Cina. L’attesa è rivolta, ora, al messaggio Urbi et Orbi in cui tornerà a parlare delle tragedie del mondo.