La Grecia trasformata suo malgrado in un vicolo cieco per migliaia di migranti. Circa 5.000 persone sono bloccate sul lato ellenico della frontiera
La Grecia trasformata suo malgrado in un vicolo cieco per migliaia di migranti. Circa 5.000 persone sono bloccate sul lato ellenico della frontiera con l’ex-Repubblica Jugoslava di Macedonia (Fyrom).
La maggior parte di loro si trova al posto di frontiera di Idomeni. Skopje, che non lascia passare i rifugiati afghani, ha deciso una sospensione completa degli accessi giustificandola con un aumento della tensione ai punti di passaggio.
“Quando chiediamo che ci lascino passare la frontiera ci rispondono che è chiusa temporaneamente. Ma sono 4 giorni che aspettiamo” racconta uno dei migranti di nazionalità afghana.
“Non abbiamo bisogno di cibo, vogliamo solo passare la frontiera” dice un altro rifugiato.
Quello che si è venuto a creare è un tipico effetto di “scarica barile”: l’ex-Macedonia sostiene di aver agito in conseguenza del fatto che Serbia, Croazia e Slovenia hanno drasticamente ridotto l’accesso dei migranti.
La palla resta dunque nel campo della Grecia e del Sud Italia dove l’afflusso è diminuito solo in parte a causa delle condizioni meteo avverse nel Mediterraneo. Il Primo Ministro Matteo Renzi ha promesso di presentarsi al prossimo Consiglio Europeo, convocato per inizio marzo, con 27 copie DVD di “Fuocoammare”, il film di Gianfranco Rosi, fresco della vittoria dell’Orso d’Oro al Festival di Berlino, che racconta il dramma dei migranti visto dalle sponde dell’isola di Lampedusa.
Intanto per limitare l’effetto “imbottigliamento” Atene ha sospeso il traffico degli autobus in partenza dal porto del Pireo dove sbarcano i migranti dopo l’arrivo nelle isole elleniche.