Si è aperto davanti a un tribunale di Palma di Maiorca, capoluogo delle isole Baleari, lo storico processo contro la principessa Cristina di Borbone
Si è aperto davanti a un tribunale di Palma di Maiorca, capoluogo delle isole Baleari, lo storico processo contro la principessa Cristina di Borbone, sorella del re di Spagna Felipe IV. L’infanta, che nega ogni coinvolgimento, è accusata di frode fiscale nel merito dell’inchiesta sulle attività di suo marito Iñaki Urdangarin.
Per lui è stata chiesta una condanna a 20 anni di reclusione. Frode, evasione fiscale, falsificazione di documenti e malversazioni ai danni dello Stato sono i reati contestati a Urdangarin sospettato di avere sottratto milioni di euro di fondi pubblici attraverso una fondazione.
I repubblicani hanno colto l’occasione per organizzare un raduno anti-monarchica davanti al tribunale. “È chiaro che la Spagna è pronta per andare verso uno Stato repubblicano. È quello che vuole il popolo. Se oggi fosse convocato un referendum, i repubblicani vincerebbero”, dice Miguel Mascaro, un dimostrante.
L’infanta Cristina è stata già privata del titolo di duchessa in giugno dal Re, suo fratello. È la prima volta che un membro della famiglia reale si trova sul banco degli imputati dall’instaurazione della monarchia costituzionale nel 1975.