Libano: Hezbollah dopo gli attacchi conferma il sostegno a Damasco

È una giornata di lutto oggi in Libano, dopo l’attentato rivendicato dall’ Isil a Beirut. I due kamikaze che ieri si sono fatti esplodere a pochi minuti di distanza hanno seminato la morte in una roccaforte di Hezbollah, che malgrado l’attacco assicura il proprio sostegno al regime siriano.
Almeno 44 le vittime e oltre 240 feriti.
“Si tratta di gente senza coscienza – dice la parente di una vittima – Spero che soffrano peggio di noi. Spero che Dio li colpisca con un terremoto che faccia tremare l’America e l’Arabia Saudita”.
L’attacco, il più grave mai compiuto dall’Isil in Libano, viene considerato una nuova rappresaglia sunnita per il sostegno delle milizie sciite di Hezbollah a Bashr al Assad in Siria
“Quello che è successo conferma – sottolinea Hussein Al-Khalil, ufficiale di Hezbollah – che siamo sulla strada giusta. Questa battaglia contro il terrorismo continuerà. Non si tratta di un semplice contenzionso ma di una lunga guerra tra noi, l’intero popolo libanese e queste formazioni terroriste”.
Negli ultimi anni sono stati 9 gli attacchi contro le roccaforti Hezbollah nella regione. La maggior parte sono stati rivendicati da gruppi estremisti sunniti giustificandoli come “vendette” per l’invio di migliaia di guerriglieri sciiti in Siria.