Sospesi voli Russia-Egitto, Putin promette: ripresa al più presto

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Di Euronews
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I voli russi verso l’Egitto riprenderanno al più presto possibile, secondo un comunicato del governo egiziano che riferisce di un colloquio

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I voli russi verso l’Egitto riprenderanno al più presto possibile, secondo un comunicato del governo egiziano che riferisce di un colloquio telefonico tra i due presidenti, Abdel Fattah al Sisi e Vladimir Putin. Il Cairo si è impegnato alla massima cooperazione con i servizi di sicurezza russi per il rimpatrio dei turisti. Secondo l’agenzia statale per il turismo, sarebbero 79.000 i russi in Egitto. Rimpatriare tutti non sarà facile.

“I voli che avrebbero dovuto partire nei prossimi giorni partiranno comunque, ma vuoti: atterreranno in vari scali egiziani e caricheranno i viaggiatori che hanno un biglietto di ritorno, ma senza i bagagli”, ha detto il Ministro dei Trasporti russo.

La decisione di sospendere tutti i voli dalla Russia verso l’Egitto è stata presa ieri, e fa seguito allo schianto dell’Airbus A 321 nel Sinai.
Una perdita economica per l’Egitto, ma anche per i tour operator russi, che cercano però di far andare comunque in vacanza i turisti che avevano prenotato per l’Egitto:

“La nostra agenzia di viaggio ci ha offerto un cambio di destinazione per la Turchia”
“Abbiamo accettato, perché vogliamo andare in vacanza”
“Siamo molto contente, perché visti gli ultimi fatti non avevamo più una gran voglia di andare in Egitto”.

In Egitto ci sono anche circa 20.000 turisti britannici, che vengono rimpatriati in queste ore. Numerosi anche gli Italiani, il cui rimpatrio previsto per la notte scorsa è stato per il momento rinviato. Un volo per Malpensa non ha potuto partire.

L’inchiesta sulle cause del disastro, nel quale sono morte 224 persone (in gran parte russi), vede la collaborazione di esperti inviati da Mosca, ma anche da altri Paesi. Ma c‘è molta pressione, e una continua fuga di notizie: il governo del Cairo smentisce categoricamente le affermazioni di alcuni media francesi, secondo i quali un inquirente avrebbe detto che una delle scatole nere ha registrato il rumore dell’esplosione. Al momento- viene ribadito – non c‘è alcuna ipotesi sulle cause dello schianto. Il Ministro degli Esteri ha tra l’altro lamentato la scarsa collaborazione di alcuni Paesi europei.

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