Proprio gli Stati Uniti, che hanno recentemente riallacciato le relazioni diplomatiche con Cuba, si sono opposti a togliere l’embargo all’isola
Proprio gli Stati Uniti, che hanno recentemente riallacciato le relazioni diplomatiche con Cuba, si sono opposti a togliere l’embargo all’isola caribica all’Onu.
La scelta dell’amministrazione Obama è stata reiterata al voto dell’assemblea generale. Una scelta politica che si ripete da oltre due decadi. Il testo, che condanna il blocco, è andato avanti con una maggioranza schiacciante, 191 voti favorevoli e solo due contrari: Stati Uniti e Israele.
Washington ha dapprima pensato di astenersi. Una mossa che sarebbe stata senza precedenti. Poi l’amministrazione ha cambiato idea, visto che Obama non può mettersi contro il Congresso a maggioranza repubblicana e anticastrista.
L’escamotage con cui la Casa Bianca ha votato contro è stato quello di affermare che il documento non rifletteva lo spirito di cooperazione intrapreso fra Barack Obama e il suo omologo cubano Raul Castro, ma era invece solo una critica negativa alla politica statunitense.
L’Avana, dal canto suo, ha ripeuto che togliere l’embargo è fondamentale per fare andare avanti la normalizzazione dei rapporti fra i due paesi. Un gioco delle parti che non dovrebbe però fermare la storia.