Danesi al voto per rinnovare il parlamento e decidere chi governerà il paese. Tra i due schieramenti si profila un testa a testa, con il
Danesi al voto per rinnovare il parlamento e decidere chi governerà il paese. Tra i due schieramenti si profila un testa a testa, con il centro-destra in lievissimo vantaggio, ma il centro-sinistra che potrebbe recuperare consensi dopo le ultime misure in tema di immigrazione. Copenaghen
ha ristretto le maglie dell’accoglienza.
L’attuale premier, la socialdemocratica Helle Thoring- Schmidt e il suo predecessore, Lars Lokke Rasmussen, si sono confrontati in campagna elettorale anche su altri temi caldi: come l’economia, il welfare e l’ambiente.
Il Professor Kasper Hansen, dell’Università di Copenhagen, osserva: “L’immigrazione non era parte dell’agenda politica nella prima settimana. Nella seconda, quando la sinistra si è presentata come se stesse per vincere, i liberali hanno giocato quella carta e hanno detto: ‘Ora dobbiamo parlare di questo.’ E l’agenda è cambiata e attualmente la maggioranza ha cambiato posizione. Quindi sembra che se si gioca la carta dell’immigrazione e della criminalità, si tende ad avere un governo conservatore piuttosto che uno di sinistra.”
In questo quadro, nel campo del centro-destra, decisivo potrebbe risultare il DF, il Partito del Popolo danese, il cui leader quarantenne, Kristian Thulesen Dahlt, ha definito gli immigrati “appartenenti ad una civiltà inferiore.”