Di Euronews
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Dopo oltre due anni di stop tecnico, l’accelleratore di particelle del CERN, in Svizzera, è ripartito alla caccia dei grandi misteri della fisica.
Stamane l’LHC “ha girato” all’energia record di 13 teraelettronvolt (TeV), il doppio di quella alla quale è stato possibile individuare le prove dell’esistenza del Bosone di Higgs (la cosiddetta particella di Dio) nel 2012.
L’ambizione degli scienziati del Large Hedron Collider per questa “stagione 2” è elevata: andare al di là dei confini disegnati dal modello standard della fisica, trovare tracce di materia oscura, scoprire nuove dimensioni, capire meglio i segreti dell’antimateria.
In altre parole: ottenere una fotografia degli istanti successivi al Big Bang, la prima luce dell’Universo.