A sei giorni dalle elezioni un dato imprevisto getta nuove ombre sulla ripresa economica britannica. L’indice che misura lo stato di salute del
A sei giorni dalle elezioni un dato imprevisto getta nuove ombre sulla ripresa economica britannica. L’indice che misura lo stato di salute del settore manifatturiero ha frenato a 51,9 punti, ai minimi da sette mesi.
Le cause dei dati deludenti? Di certo la sterlina forte e l'Europa che ancora non ha del tutto recuperato. Forse un po' di prudenza da parte dei consumatori e delle aziende prima delle elezioni. Che quindi hanno avuto a loro volta un effetto sui dati economici
Un altro colpo sotto la cintola, dopo le stime sul prodotto interno lordo di inizio 2015, per la campagna elettorale dei conservatori, i quali negli ultimi giorni avevano deciso di puntare tutto sui temi economici.
“È stata una delusione”, commenta Jan Randolph di IHS. “Lo 0,3% di crescita nel primo trimestre e la produzione che rallenta. Le cause? Di certo la sterlina forte e l’Europa che ancora non ha del tutto recuperato. Forse un po’ di prudenza da parte dei consumatori e delle aziende prima delle elezioni. Che quindi hanno avuto un effetto sui dati economici”, aggiunge.
È bastato che i laburisti menzionassero i tetti agli affitti, ad esempio, perché un miliardo di sterline di investimenti nelle costruzioni prendessero il volo.
Attualmente l’economia di Londra è sostenuta dai consumi interni, spiegano gli esperti, perché le aziende non investono e l’export subisce il cambio sfavorevole.
Il boom del mercato immobiliare pare arrivato al capolinea dopo la stretta sui mutui facili della Banca d’Inghilterra, i cui dati ora lanciano un allarme sull’eccessivo indebitamento delle famiglie derivante da un nuovo boom: quello del credito al consumo, ovvero scoperti e carte bancarie.