Israele. I sondaggi danno la vittoria al laburista Herzog, ma Netanyahu potrebbe ancora costruire una maggioranza alleandosi con estrema destra ed ultraortodossi.
Israele al voto. In testa il centrosinistra, ma Netanyahu punta alla maggioranza con religiosi ed unltradestra.
Si vota in Israele e dalle urne potrebbero saltar fuori grosse sorprese per Benjamin Netanyahu.
In dicembre, quando ha chiesto le elezioni anticipate, il premier conservatore contava di poter vincere facilmente la rielezione per un quarto mandato alla guida del governo.
Invece gli ultimi sondaggi suggeriscono che potrebbe aver fatto male i suoi conti.
In testa sarebbe l’Unione Sionista di centro sinistra, guidata dal laburista Isaac Herzog.
Avvocato, 54 anni, Herzog discende da quella che viene definita la famiglia Kennedy di Israele. Suo padre è stato Presidente della Repubblica. Suo zio, Ministro degli Esteri.
Si è alleato con la centrista Tzipi Livni, Ministro della Giustizia cacciata da Netanyahu in dicembre, assieme al titolare delle Finanze, Yair Lapid, leader del fronte laico che fu la vera sorpresa alle elezioni di due anni fa, diventando la seconda forza parlamentare a pochi mesi dalla fondazione.
E per la prima volta si presenta una Lista Araba Unita, che potrebbe contare su una dozzina di parlamentari, sempre secondo i sondaggi.
Nonostante tutto Netanyahu potrebbe ancora farcela a ottenere un quarto mandato da premier, alleandosi con estrema destra e partiti religiosi.
Eventualità che scontenta i Palestinesi dei territori occupati a Gaza ed in Cisgiordania. Oggi ci sono stati nuovi scontri.
Anche perché ieri Netanyahu è tornato ad infiammare gli animi promettendo che se tornerà al governo impedirà la nascita di uno Stato Palestinese indipendente e continuerà la politica degli insediamenti nei territori palestinesi.