Affiancate da quelle del Chad, le truppe nigeriane guadagnano terreno negli stati settentrionali di Yobe e Adamawa. Sostegno ai confini anche da Niger e Camerun
L’operazione congiunta contro Boko Haram lanciata nel weekend da Nigeria e Chad sta portando i suoi primi frutti. Fonti militari riferiscono della perdita di una ventina di uomini, ma anche dell’uccisione di 300 militanti islamisti e della riconquista di diverse aree nel nord e soprattutto nel sud del Paese.
Niger, Chad attack #BokoHaram after the militants formally pledge allegiance to the Islamic state group http://t.co/Ervv92y9fd
— Agence France-Presse (@AFP) 8 Marzo 2015
“Nello stato di Adamawa abbiamo ripreso tutti i territori che erano stati conquistati da Boko Haram – ha detto il comandante delle truppe nigeriane Asuqou Eka -. L’unica città che resta ancora nelle loro mani è Madagali. Contiamo però di espugnarla al più presto. La speranza è quindi che in un breve lasso di tempo anche lì si possa tornare alla normalità”.
Sempre secondo fonti militari, nello stato settentrionale di Yobe raid aerei e interventi delle truppe di terra avrebbero permesso anche la riconquista delle città di Damasak e Malam Fatouri.
La conferma dell’intervento delle truppe chadiane in Nigeria è arrivata nel corso della cerimonia conclusiva di Flintlock: l’annuale esercitazione anti-terroristica organizzata dal comando militare degli Stati Uniti in Africa, a cui hanno preso parte anche l’Italia e altri 19 paesi.
Appena pochi giorni fa Boko Haram aveva affidato a una registrazione il suo giuramento di fedeltà all’ISIL.