Je suis Charlie: parola di Maometto. È la copertina del nuovo Charlie Hebdo

Je suis Charlie: parola di Maometto. È la copertina del nuovo Charlie Hebdo
Di Andrea Neri

Je suis Charlie dice il cartello tenuto dal Profeta Maometto. E la frase “tout est padronné” [tutto perdonato]. Ecco la prima pagina di Charlie Hebdo

Je suis Charlie dice il cartello tenuto dal Profeta Maometto. E la frase “tout est padronné” [tutto perdonato].

Ecco la prima pagina di Charlie Hebdo che sarà nelle edicole della Francia e del mondo mercoledì mattina. Un numero speciale che, in un certo senso, viene dall’alltro mondo…

Le caricature sono uscite tutte, rigorosamente dalla matita dei disegnatori storici del giornale irresponsabile, come recita la testata. Compresi i disegni di coloro che hanno pagato con la vita il delitto di libero pensiero.

“Ovviamente riprendiamo i disegni mai pubblicati di Cabu, di Georges, di Honoré, di Tignous, di Charb: li potrete vedere. Ci saranno dei testi. E a noi fa molto bene” dice Patrick Pelloux, collaboratore del giornale, scampato all’attentato e, come medico, primo ad intervenire per soccorrere i compagni feriti dopo l’attacco armato.

La redazione di Charlie Hebdo sopravvissuta all’attentato di mercoledi 7 gennaio è ospitata nei locali di Liberation, sotto massima sorveglianza. L’effetto Charlie, in Francia e nono solo, è tale che il giornale satirico, normalmente tirato in 60.000 esemplari, sarà stampato in 3 milioni di copie, anzichè un milione come inizialmente previsto, e tradotto in 16 lingue.

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