La forza degli elementi: aria, fuoco e acqua

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Di Euronews
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Spiegare agli studenti gli elementi naturali non è facile. L’aria, ad esempio. Come si fa a misurarla? Ancora di più: è possibile rivedere i modi in cui utilizziamo il fuoco o l’acqua? Come si fa a tenere le fiamme sotto controllo? E la protezione degli ambienti marini? In questa edizione di Learning World scopriamo come i ragazzi possono fare l’uso migliore dei doni di Madre Natura.

Potente e invisibile

Sulle alture di Santiago del Cile, in un’area quasi rurale chiamata Peñalolén, l’Università Adolfo Ibañéz offre agli studenti di ingegneria la possibilità di progettare un pallone aerostatico eco-compatibile.

“Pensiamo di poter provare in maniera empirica che l’aria è effettivamente un fluido, c’è ed è presente”, spiega una studentessa.

“È lei a far sì che un pallone di qualsiasi forma voli e non rimanga bloccato al suolo. Alla fine si tratta di mettere in pratica le teorie che stiamo imparando in classe, come le leggi di Archimede e la pressione, per creare un pallone in grado di sostenere il proprio peso e fino a 5 chili”, aggiunge.

Per passare l’esame, il pallone aerostatico deve volare per 10 metri. Le istruzioni per costruirli sono precise e concise, per lasciare agli studenti un ampio margine di creatività. Una delle caratteristiche è che il palloncino deve essere rispettoso dell’ambiente.

Affascinante e pericoloso

I vigili del fuoco della Grande Mela lavorano instancabilmente, ogni giorno, per combattere le fiamme. A volte anche prima dello scoppio effettivo di un incendio. Una delle loro missioni fondamentali è proteggere le vite e le case degli abitanti di New York attraverso corsi di sicurezza.

Uno dei programmi di maggior successo all’interno del dipartimento istruzione è quello per le scuole. Durante l’anno scolastico, esperti di sicurezza sono disponibili per condurre lezioni classe per classe. Ogni settimana, 45 vigili del fuoco visitano 15 scuole.

Le ricerche dicono che, già dall’età di cinque anni, i bambini sono in grado di apprendere nozioni di prevenzione: la manutenzione dell’allarme anti-incendio, i modi sicuri di cucinare, le uscite di emergenze in casa e il divieto di giocare con fiammiferi e accendini.

Il continente blu

Un gruppo di biologi marini tedeschi ha avuto l’idea di creare una delle scuole più peculiari e tecnologicamente avanzate per l’insegnamento della ricerca in ambiente marino.

“L’istituto scientifico Hydra – spiega il direttore Christian Lott – è stato fondato quasi vent’anni fa qui all’Isola d’Elba, in Italia, per accedere alle acque incontaminate del Mediterraneo e per dare la possibilità agli studenti di tutto il mondo di imparare sott’acqua e in classe, proprio qui sull’isola”.

In questo istituto gli studenti mettono in pratica in classe, nei laboratori e soprattutto in mare aperto ciò che hanno studiato all’università. E sono in grado di osservare creature e habitat che fino a quel momento hanno visto soltanto sui libri.

“Vengo dalla Germania, dall’Università di Bayreuth”, racconta uno studente, Stephan Wietkamp. “Sto studiando biologia, ho finito adesso la mia tesi di laurea. La mia università tratta principalmente ecosistemi terrestri, ma volevo avere anche una panoramica delle interconnessioni all’interno di un ecosistema marino. Credo che sia qualcosa di importante per il mio futuro”.

La formazione dei giovani ricercatori comincia con una buona conoscenza delle tecniche d’immersione, fondamentali per riuscire a lavorare in un habitat così diverso dal nostro.

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