Il governo portoghese ha esteso lo stato di allerta fino a venerdì a causa degli incendi. Nel frattempo non mancano le critiche al primo ministro e alla protezione civile
Martedì il governo portoghese ha esteso lo stato di allerta fino a venerdì in tutta l'area continentale del Paese a causa degli incendi. Lo ha annunciato il primo ministro Luís Montenegro che ha motivato la decisione citando condizioni meteorologiche avverse.
«(...) Viste le previsioni per i prossimi giorni, il governo ha deciso di estendere lo stato di allerta per altre 48 ore e che, quindi, durerà fino alle 23:59 di venerdì 15», ha detto il Primo Ministro.
Il clima caldo e secco ha reso difficile combattere le fiamme, portando le autorità a prolungare lo stato di allerta.
«Dopo che questo periodo sarà finito speriamo di poter riprendere le nostre vite quotidiane e non vedere più le immagini che purtroppo hanno segnato gli ultimi giorni», ha detto Luís Montenegro.
Un incendio colpisce lo storico borgo di Piódão
Più di 1800 operatori sono sul campo per combattere le fiamme. Nelle ultime ore un incendio ha colpito il villaggio di Piódão, località storica nel distretto di Coimbra. Oltre 500 vigili del fuoco e dieci mezzi aerei sono stati dispiegati nella zona.
I fronti di Tabuaço, Trancoso e Vila Real sono ancora attivi.
A Tabuaço, nel distretto di Viseu, uno dei fronti è particolarmente difficile da combattere, secondo la protezione civile portoghese. La velocità del vento e la pendenza del terreno rendono più difficili le operazioni, e le fiamme si propagano con forte intensità.
A Trancoso sono attivi circa 500 vigili del fuoco e 166 mezzi di terra, mentre a Vila Real ci sono 466 operatori e più di 150 veicoli. Durante la notte, l'abbassamento delle temperature ha portato un po' di speranza alle squadre antincendio, anche se le fiamme hanno raggiunto 26 villaggi e percorso 12 chilometri. In particolare, l'incendio nella Serra do Alvão va avanti dallo scorso 2 agosto.
Le operazioni della protezione civile portoghese continuano anche a Macedo de Cavaleiros e a Sátão, nel distretto di Viseu.
«Stiamo facendo tutto il possibile», afferma il Primo Ministro
Il governo e la protezione civile sono stati criticati per come hanno gestito l'emergenza e mobilitato i mezzi di soccorso. In particolare, le critiche sono arrivate da Alexandre Favaios, sindaco di Vila Real, dove le fiamme durano da oltre 11 giorni.
Il primo ministro Montenegro ha dichiarato ieri di comprendere la frustrazione della popolazione, ma ha garantito che il governo «sta facendo del suo meglio» per risolvere la situazione.
«Comprendiamo che chi ha dovuto affrontare questo dramma può esprimere indignazione, è normale, ma la verità è che stiamo tutti dando il massimo», ha detto ieri il primo ministro portoghese ai giornalisti.
Domenica sera, il sindaco di Vila Real aveva chiesto più mezzi per combattere gli incendi. La zona «brucia a fuoco lento» ha detto Favaios lunedì, aggiungendo che era ora che l'Autorità nazionale per le emergenze, la protezione civile e il governo dicessero qualcosa alla popolazione.
Il primo ministro Montenegro ha garantito che si sta facendo tutto il possibile, mentre ha ribadito che ha a disposizione 15.000 unità e tutte le risorse sono pronte all'uso.