La Global Sumud Flotilla è stata attaccata da almeno 15 droni al largo di Creta. Israele indicato come responsabile; la Farnesina monitora la sicurezza
Un nuovo attacco alla Global Sumud Flotilla è avvenuto nella notte al largo di Creta, in Grecia. La flotta internazionale di 51 navi, con a bordo cittadini, parlamentari ed europarlamentari, ha riferito sui social che almeno 15 droni hanno sorvolato le imbarcazioni a intervalli regolari di dieci minuti, provocando esplosioni a bordo. La Flottilla ha indicato Israele come responsabile dell’attacco.
Nei giorni scorsi erano stati denunciati precedenti episodi in acque tunisine e sorvoli di droni in acque internazionali. “Esplosioni, droni non identificati e disturbo delle comunicazioni. Il limite cui Israele e i suoi alleati sono disposti a spingersi per prolungare gli orrori della fame e del genocidio a Gaza è disgustoso – ha denunciato Global Flotilla su X – Stiamo assistendo in prima persona a queste operazioni psicologiche. Ma non ci faremo intimidire. La nostra determinazione è più forte che mai. Continueremo a navigare”.
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, in missione a New York per l’Assemblea generale delle Nazioni Unite, è stato immediatamente informato dell’accaduto. “La Flottilla incrocia in acque internazionali e ospita anche cittadini italiani, assieme a parlamentari ed europarlamentari – si legge in una nota della Farnesina – A favore della loro incolumità, avevamo già fatto segnalazioni alle autorità di Israele affinché qualsiasi operazione condotta dalle forze armate rispetti il diritto internazionale e il principio di assoluta cautela”. Tajani ha chiesto all’ambasciata italiana a Tel Aviv di rinnovare la richiesta al governo israeliano di garantire la tutela del personale imbarcato.
La Global Sumud Flotilla ha denunciato che l’attacco è stato lanciato anche con bombe sonore, droni e sostanze chimiche sospette nelle prime ore di mercoledì 24 settembre, a circa 600 miglia nautiche da Gaza. “Queste tattiche non ci impediranno di portare aiuti a Gaza e rompere l’assedio illegale. Ogni tentativo di intimidirci rafforza solo il nostro impegno”, hanno scritto sui social. Anche Francesca Albanese, relatrice speciale Onu per i territori occupati, ha denunciato gli attacchi e chiesto misure internazionali di protezione immediata.
Secondo Maria Elena Delia, portavoce italiana della Flottilla, sono state colpite le imbarcazioni di Italia, Inghilterra e Polonia. “È stato come un attacco ai tre Paesi. Ci auguriamo che la politica intervenga – ha dichiarato – Siamo stati attaccati da almeno quindici droni: prima hanno rilasciato sostanze urticanti, poi bombe sonore, infine si sono schiantati sulle barche. Quattro o cinque imbarcazioni, tra cui la nostra, non potranno più navigare a vela”.
La giornalista Barbara Schiavulli, a bordo della Flottilla, ha raccontato che l’attacco è durato circa tre ore. “Siamo dovuti rimanere al buio, è stata una notte difficile. Ci siamo ricompattati con il resto della Flottilla mentre eravamo sotto attacco, senza capire come qualcuno possa attaccare persone impegnate a portare aiuti umanitari. Questa è una missione pacifica, di solidarietà”.
Schiavulli ha aggiunto: “Chi ci ha attaccato ci ha definiti militanti e terroristi. Ora il Paese dovrebbe decidere da che parte stare, perché a bordo ci sono parlamentari, europarlamentari, infermieri, giornalisti e capitani. Questa è una missione della gente, contro l’assedio e la fame a Gaza”.