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Italia, affitti brevi: Viminale vieta le pratiche di self check-in e stoppa la proliferazione di cassette portachiavi

Gli ospiti che soggiornano in alloggi in affitto in Italia, come le proprietà di Airbnb o Booking, devono ora essere accolti di persona dai proprietari.
Gli ospiti che soggiornano in alloggi in affitto in Italia, come le proprietà di Airbnb o Booking, devono ora essere accolti di persona dai proprietari. Diritti d'autore  Maria Ziegler
Diritti d'autore Maria Ziegler
Di Rebecca Ann Hughes
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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I responsabili di strutture tipo AirBnb o Booking saranno obbligati a incontrare i propri ospiti dopo la sferzata del Viminale che vieta il check-in in modo autonomo. Il Ministero dell'interno ha anche messo un freno alla proliferazione delle cassette portachiavi

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Cresce il malcontento in molte destinazioni europee per la proliferazione degli affitti Airbnb e per i disagi che ne derivano per i quartieri.

All'inizio di quest'anno i residenti di città come Roma, Firenze e Milano hanno preso di mira le cassette portachiavi che hanno inondato le città per protestare contro il fenomeno degli affitti brevi e la sua tendenza a far aumentare i prezzi delle case.

Ora il governo italiano ha vietato il sistema del self check-in che comporterebbe "rischi per l'ordine pubblico e la sicurezza".

Ciò significa che gli ospiti che soggiornano in alloggi prenotati tramite piattaforme tipo Airbnb o Booking devono essere accolti di persona dai proprietari all'arrivo nella struttura.

L'Italia vieta le cassette portachiavi

Il divieto di utilizzare cassette portachiavi e tastiere automatiche per l'ingresso in struttura è stato firmato il 18 novembre ed è entrato in vigore immediatamente.

Tuttavia la polizia e le autorità locali hanno appena iniziato a informare le piattaforme di affitto e i proprietari di immobili.

La norma si applica a tutti i tipi di alloggi turistici a breve termine.

La misura è stata introdotta per "prevenire rischi per l'ordine pubblico e la sicurezza in relazione al possibile alloggio di individui pericolosi o legati a organizzazioni criminali o terroristiche", ha dichiarato il Ministro dell'Interno Matteo Piantedosi.

"La gestione automatizzata del check-in e dell'ingresso in una proprietà senza l'identificazione dal vivo degli ospiti" comporta il rischio che la proprietà "possa essere occupata da uno o più individui la cui identità rimane sconosciuta alle autorità di polizia competenti, rappresentando un potenziale pericolo per la comunità", ha aggiunto.

Il Ministero dell'Interno italiano ha dichiarato che il divieto è stato introdotto in risposta all'"intensificarsi del fenomeno degli affitti a breve termine" dovuto ai "numerosi eventi politici, culturali e religiosi in programma nel Paese", tra cui le celebrazioni del Giubileo del 2025 a Roma.

I responsabili delle strutture sono obbligati a incontrare gli ospiti dal vivo

La nuova sentenza significa che gli ospiti non potranno più effettuare il check-in in modo indipendente - ad esempio ricevendo un codice chiave per aprire una cassetta di sicurezza.

I proprietari o i gestori degli affitti dovranno incontrare gli ospiti di persona per confermare i documenti d'identità e gestire le procedure di check-in dal vivo.

I proprietari dovranno inviare alle autorità di polizia i dati e i documenti di identità degli ospiti entro 24 ore dal check-in.

Roberto Gaultieri, sindaco di Roma, ha elogiato il divieto come "una buona notizia per tutti" e ha accolto con favore la fine "dei lucchetti e delle scatoline che deturpano le nostre strade e impediscono adeguati controlli di sicurezza".

Ha aggiunto che intende introdurre "metodi di intervento adeguati" per rimuovere tutti questi tipi di dispositivi.

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