Newsletter Newsletters Events Eventi Podcasts Video Africanews
Loader
Seguiteci
Pubblicità

Morti per botulino: due in Calabria e uno in Sardegna, sale a sei il numero dei medici indagati

Carabinieri fuori dall'ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli, Italia, 9 dicembre 2023
Carabinieri fuori dall'ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli, Italia, 9 dicembre 2023 Diritti d'autore  Mauro Scrobogna/LaPresse via AP
Diritti d'autore Mauro Scrobogna/LaPresse via AP
Di Euronews
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
Condividi questo articolo Commenti
Condividi questo articolo Close Button

Nel 2023, l'Italia ha registrato il più alto numero di casi in Europa, con 36 segnalazioni confermate, seguita da Francia (15), Romania e Spagna (14 ciascuna), e Germania (16)

PUBBLICITÀ

Due distinti focolai di intossicazione da botulino stanno preoccupando l’Italia nelle ultime settimane. In Calabria, il cluster più grave ha provocato due morti e quindici ricoveri, mentre in Sardegna sono stati segnalati altri casi di botulismo, tutti riconducibili a cibi contaminati, tra cui conserve industriali e casalinghe.

Calabria: due morti e indagini in corso

Il focolaio calabrese, iniziato tra domenica 3 e martedì 5 agosto a Diamante (provincia di Cosenza), riguarda 18 persone che hanno consumato panini con salsiccia e cime di rapa acquistati da un commerciante ambulante. Tra loro, due persone - Luigi di Sarno, 52 anni di Cercola (Napoli), e Tamara D’Acunto, 45 anni - sono decedute.

Nell'inchiesta della Procura di Paola sono indagate dieci persone, tra cui l'ambulante, tre responsabili delle ditte produttrici del prodotto e sei medici di due strutture sanitarie del cosentino che hanno avuto in cura Luigi di Sarno, 52enne di Cercola, e Tamara D'Acunto, 45enne di Diamante, prima del loro decesso. Nei loro confronti si ipotizzano a vario titolo i reati di omicidio colposo, lesioni personali colpose e commercio di sostanze alimentari nocive.

All'origine dell'intossicazione, secondo le analisi dell'Istituto Superiore di Sanità, ci sarebbero più alimenti e non solo le cime di rapa servite per condire i panini con la salsiccia venduti in un food truck da un commerciante ambulante a Diamante (Cosenza). Friarielli che, però, saranno comunque ritirati dal mercato: sul sito del ministero della Salute è stato pubblicato il richiamo per due marchi, per sospetto rischio di contaminazione.

Per quanto riguarda le persone ricoverate nell'ospedale Annunziata di Cosenza, si registrano condizioni stazionarie con l'arrivo di un ragazzo di 20 anni, figlio di una paziente già ricoverata precedentemente. Complessivamente i ricoverati sono 15, di cui 5 in terapia intensiva, 3 in Pediatria e 7 nei reparti di area medica. Da Diamante è arrivato l'appello del sindaco Achille Ordine: il fenomeno è "circoscritto per cui ad oggi, ragionevolmente, non sussiste alcun pericolo", ha spiegato il primo cittadino. In questo momento "non c'è alcun pericolo, per cui invito a venire a Diamante in piena sicurezza", ha concluso.

Sardegna: altri casi e raccomandazioni

Lunedì a Cagliari è stata eseguita l'autopsia di Roberta Pitzalis, la 38enne originaria di Guasila, deceduta venerdì scorso all'ospedale Businco, dove era stata trasferita dal Brotzu dopo aver mangiato del cibo con salsa di guacamole alla Fiesta Latina di Monserrato. Dagli accertamenti è emerso che la causa del decesso è riconducibile a intossicazione da botulino e polmonite emorragica.

Il Centro Antiveleni Maugeri di Pavia, tramite il prof. Carlo Alessandro Locatelli, direttore del centro, ha sottolineato che in Italia si registrano circa 40 casi di botulismo all’anno, per lo più legati a conserve casalinghe contaminate.

“Non c’è allarme - ha spiegato Locatelli - ma la prevenzione è fondamentale, specialmente nella preparazione delle conserve domestiche. La tossina botulinica è invisibile e spesso non altera il sapore del cibo. L’antidoto è efficace solo nelle fasi iniziali, quando la tossina è ancora nel circolo sanguigno.”

L’Italia tra i Paesi europei con il maggior numero di casi di intossicazioni da botulino

Secondo i dati dell'Istituto Superiore di Sanità, nel periodo 2001-2020 sono stati confermati in laboratorio 452 casi di botulismo in Italia, con un tasso di letalità medio del 3,1 per cento. La maggior parte dei casi (91 per cento) è di tipo alimentare, spesso legati al consumo di conserve casalinghe.

Nel 2023, l'Italia ha registrato il più alto numero di casi in Europa, con 36 segnalazioni confermate, seguita da Francia (15), Romania e Spagna (14 ciascuna), e Germania (16).

La tradizione conserviera italiana, soprattutto nelle regioni del Sud, è una delle cause principali di questa incidenza elevata. La conservazione domestica di alimenti, se non eseguita correttamente, può favorire la proliferazione del Clostridium botulinum, il batterio responsabile del botulismo.

Cos’è il botulismo e come riconoscerlo

Il botulismo è una malattia rara ma grave causata dalla tossina prodotta dal Clostridium botulinum, considerata uno dei veleni più potenti. I sintomi possono manifestarsi da 6 ore fino a 7 giorni dopo il consumo di cibo contaminato e includono diplopia (visione doppia), midriasi bilaterale (dilatazione pupillare), ptosi (abbassamento delle palpebre), difficoltà di parola e deglutizione, secchezza delle fauci e stitichezza. Nei casi più gravi può compromettere la respirazione, rendendo necessaria l’intubazione.

Prevenzione e consigli utili

Le linee guida del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità raccomandano di sterilizzare accuratamente i contenitori e gli strumenti per le conserve, rispettare le procedure di conservazione sicure, ed evitare di somministrare miele e conserve fatte in casa a bambini sotto un anno.

In caso di sospetta intossicazione, è importante rivolgersi immediatamente al pronto soccorso o contattare il Centro Antiveleni Maugeri di Pavia.

Sistema di controllo e interventi

Il sistema di controllo alimentare italiano è tra i più efficienti in Europa, con ritiri rapidi di lotti contaminati e ispezioni capillari nei locali pubblici. Nel caso calabrese, il food truck coinvolto è stato sequestrato e l’attività sospesa per permettere gli accertamenti.

Le autorità sanitarie monitorano costantemente la situazione clinica dei pazienti e hanno distribuito dosi di antidoto antitossina botulinica agli ospedali coinvolti.

Vai alle scorciatoie di accessibilità
Condividi questo articolo Commenti

Notizie correlate

In Italia dieci morti a causa del virus della West Nile

Apple, smartwatch in grado di rilevare la pressione alta: cardiologi invitano alla cautela

Farmaci per dimagrire ai bambini: i vantaggi e gli effetti collaterali