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In Italia dieci morti a causa del virus della West Nile

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Di Euronews
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Una donna di 93 anni è morta nel Lazio a causa del virus della West Nile. Si tratta del decimo decesso nel Paese. In Europa, i casi di infezione sono stati registrati in cinque Paesi

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Una donna di 93 anni è morta all'istituto Spallanzani di Roma a causa del virus della West Nile. Si tratta del decimo decesso registrato in Italia da inizio anno ed il quarto caso accertato nella Regione Lazio. La paziente, originaria di Cisterna di Latina, era stata ricoverata al San Paolo di Velletri da dove è stata successivamente trasferita allo Spallanzani di Roma.

Lo scorso mercoledì, 30 luglio, erano stati segnalati altri tre decessi: un uomo di 76 anni della provincia di Salerno e un 73enne di Maddaloni ricoverato a Caserta, in Campania. Un altro paziente, deceduto martedì 29 nel Lazio, aveva 86 anni ed era ricoverato in terapia intensiva all'ospedale Santa Maria Goretti di Latina, era tra i primi contagiati nel territorio e sarebbe stato affetto da diverse patologie pregresse.

Gli ultimi dati sulla febbre da West Nile in Italia

Nel suo ultimo rapporto, l'Istituto superiore di sanità italiano, pubblicato giovedì 31 luglio e aggiornato al giorno 30, riportava i seguenti dati senza tener conto dell'86enne morto nel Lazio.

• 57 nuovi casi umani di West Nile Virus segnalati nel periodo 24 – 30 luglio 2025.

89 in Italia i casi confermati di infezione da West Nile Virus (32 nel precedente bollettino), di cui 40 si sono manifestati nella forma neuro-invasiva (2 Piemonte, 1 Lombardia, 3 Veneto, 1 Emilia-Romagna, 23 Lazio, 10 Campania), 2 casi asintomatici identificati in donatori di sangue (1 Veneto, 1 Campania), 46 casi di febbre (1 Lombardia, 5 Veneto, 35 Lazio, 4 Campania, 1 Sardegna) e 1 caso asintomatico (1 Campania).

Tra i casi confermati sono stati notificati 8 decessi (1 Piemonte, 2 Lazio, 5 Campania). La letalità, calcolata sulle forme neuro-invasive fin ora segnalate, è pari al 20% (nel 2018 20%, nel 2024 14%).

• Il primo caso umano autoctono di infezione da West Nile virus della stagione è stato segnalato dal Piemonte il 20 marzo nella Provincia di Novara, sebbene si tratti di un caso sporadico in bassa stagione. Il secondo caso il 3 luglio a Modena.

I dati sulla febbre da West Nile in Europa

Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie ha diffuso giovedì i dati più recenti sulle infezioni in Europa. I casi sono stati registrati in Italia, Grecia, Romania, Bulgaria e Francia. Nella settimana 31, sono stati segnalati per la prima volta nella stagione di trasmissione 2025 casi di infezione da virus West Nile acquisiti localmente in Bulgaria (in una regione) e in Francia (in una regione).

Rispetto alla settimana precedente, la Grecia ha segnalato casi di infezione da virus del Nilo occidentale in tre nuove regioni, l'Italia in sette nuove regioni e la Romania in una nuova regione. Il numero più elevato di casi (43) è stato segnalato nella provincia di Latina, in Italia.

Casi di febbre da West Nile in Europa
Casi di febbre da West Nile in Europa ECDC

Cos'è la febbre da West Nile e come prevenirla

La febbre West Nile, ricorda l'Istituto superiore di sanità italiano, è una malattia virale diffusa a livello globale, causata dal virus West Nile. I principali serbatoi del virus sono gli uccelli selvatici, mentre la trasmissione all'uomo avviene principalmente attraverso la puntura di zanzare. In casi rari, l'infezione può avvenire tramite trapianti, trasfusioni o dalla madre al feto. Il virus non si trasmette da persona a persona tramite contatto e può infettare anche altri mammiferi come cavalli e, in minor misura, cani e gatti.

Il periodo di incubazione della malattia può durare da 2 a 14 giorni. La maggior parte delle persone infette non manifesta alcun sintomo. Circa il 20% sviluppa sintomi lievi come febbre, mal di testa, nausea e sfoghi cutanei, che solitamente scompaiono da soli in pochi giorni. In meno dell'1% dei casi, i sintomi possono essere gravi, includendo febbre alta, disorientamento, tremori e, nei casi più seri, paralisi e coma. La diagnosi viene effettuata tramite test di laboratorio che ricercano anticorpi nel siero o nel fluido cerebrospinale.

Non esiste un vaccino o una terapia specifica per la febbre West Nile. Il trattamento mira a gestire i sintomi, e nei casi più gravi può essere necessario il ricovero ospedaliero. La prevenzione è l'unica strategia efficace e si basa sulla riduzione dell'esposizione alle punture di zanzare. È consigliabile usare repellenti, indossare abiti protettivi, installare zanzariere e rimuovere l'acqua stagnante dai contenitori per evitare la riproduzione delle zanzare.

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