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Virus del Nilo occidentale rilevato per la prima volta nel Regno Unito: allerta legata al cambiamento climatico

Il virus del Nilo occidentale è ora considerato diffuso in Europa a causa dell'aumento delle temperature.
Il virus del Nilo occidentale è ora considerato diffuso in Europa a causa dell'aumento delle temperature. Diritti d'autore  Canva
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Di Gabriela Galvin
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Il virus del Nilo occidentale è stato rilevato per la prima volta nelle zanzare del Regno Unito. Nessun caso umano, ma gli esperti avvertono: i cambiamenti climatici stanno favorendo la diffusione di virus tropicali in Europa

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Il virus del Nilo occidentale è arrivato nel Regno Unito. Per la prima volta, frammenti del virus sono stati individuati in due gruppi di zanzare raccolti nelle zone umide del Nottinghamshire nel luglio 2023. Lo ha confermato l'Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito (Ukhsa), sottolineando però che il rischio per la popolazione generale è, al momento, "molto basso".

I campioni positivi sono due su 200: altri 198 gruppi di zanzare esaminati nella stessa area sono risultati negativi. Nessun caso umano è stato finora rilevato, ma l’Ukhsa ha invitato i medici a intensificare il monitoraggio, soprattutto nei casi di encefaliti o gonfiori cerebrali inspiegabili.

Non è inaspettato, il virus è già presente in Europa”, ha dichiarato la dottoressa Meera Chand, vicedirettrice dell’Ukhsa. “Questa scoperta conferma che anche il Regno Unito può essere interessato”.

Un virus tropicale in espansione a nord

Il virus del Nilo occidentale appartiene alla stessa famiglia della dengue e della febbre gialla. Si diffonde principalmente attraverso le punture di zanzare infette e ha come ospiti principali gli uccelli. Le persone possono essere contagiate, ma nell’80 per cento dei casi non presentano sintomi. Nei casi sintomatici, si tratta per lo più di febbre lieve, ma in rari casi può causare meningite o encefalite.

Identificato per la prima volta in Uganda nel 1937, il virus è oggi diffuso in Africa, Medio Oriente, Asia occidentale e Nord America. Negli ultimi anni ha fatto la sua comparsa sempre più a nord, interessando anche l’Europa occidentale e settentrionale.

Il virus si sta espandendo in nuove aree a causa del riscaldamento globale", ha dichiarato Arran Folly, esperto di arbovirus dell’Agenzia per la salute animale e vegetale del Regno Unito (Apha).

“Non siamo più immuni dalle malattie tropicali”

L’individuazione del virus del Nilo nel Regno Unito è solo l’ultimo segnale di un cambiamento epidemiologico legato al clima. Temperature più elevate creano condizioni favorevoli alla sopravvivenza e alla riproduzione delle zanzare, anche in aree dove prima non riuscivano a diffondersi.

James Logan, professore di entomologia medica alla London School of Hygiene and Tropical Medicine, ha lanciato un appello alle autorità sanitarie: “Dobbiamo intensificare la sorveglianza per restare un passo avanti. Il Regno Unito non è più immune da malattie che una volta consideravamo esotiche.”

Sorveglianza e prevenzione

Al momento non esiste un vaccino né una cura specifica per il virus del Nilo occidentale. Il trattamento è sintomatico e mirato a gestire le complicazioni, nei rari casi in cui si sviluppano.

Le autorità britanniche, pur rassicurando sul rischio minimo per la popolazione, si preparano a rafforzare il monitoraggio veterinario, medico e ambientale, nella consapevolezza che fenomeni un tempo limitati alle zone tropicali potrebbero diventare parte integrante del nuovo equilibrio climatico europeo.

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