La nuova iniziativa è stata lanciata in occasione di un vertice organizzato da Francia, Unione Africana e Gavi, l'Alleanza per i Vaccini. Obiettivo: favorire l'accelerazione della produzione di vaccini nel continente
Giovedì i leader mondiali si sono riuniti a Parigi per lanciare una nuova iniziativa volta a incrementare la produzione di vaccini in Africa e ad affrontare le disuguaglianze in termini di accesso alle cure emerse durante la pandemia da Covid-19.
L'African Vaccine Manufacturing Accelerator (Avma) è il nuovo meccanismo finanziario che fornirà quasi un miliardo di euro in dieci anni per sostenere i produttori di vaccini africani. Il suo lancio è avvenuto in occasione di un forum globale ospitato dalla Francia, dall'Unione Africana e dall'organizzazione internazionale per i vaccini Gavi.
Nuovi fondi per produrre vaccini in Africa
Secondo Gavi i nuovi fondi contribuiranno all'obiettivo dell'Unione Africana di produrre almeno il 60 per cento delle dosi di vaccino necessarie al continente entro il 2040.
Il progetto intende inoltre affrontare le grandi disuguaglianze emerse durante la pandemia da Covid-19 durante la quale i Paesi africani non hanno avuto pari accesso ai vaccini acquistati dai Paesi più ricchi. Mentre i Paesi africani rappresentano quasi il 20 per cento della popolazione mondiale, secondo Gavi producono solo lo 0,2 per cento della fornitura globale di vaccini.
I nuovi fondi compenseranno gli alti costi di produzione dei vaccini con maggiori incentivi per i produttori di sieri prioritari come quelli contro la malaria, il colera e il morbillo.
L'Unione Europea ha dichiarato che gli Stati membri contribuiranno all'Avma con oltre 750 milioni di euro di cui quasi 220 milioni di euro provenienti dal bilancio dell'Ue. Questo fa dei Paesi dell'Ue i maggiori contribuenti dello strumento finanziario.