Un europeo su sei è obeso: quali sono i Paesi più colpiti

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Di Servet Yanatma
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Questo articolo è stato pubblicato originariamente in inglese

Secondo i dati europei un cittadino su sei del continente è obeso e oltre il 50 per cento degli adulti è in sovrappeso

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L'obesità rappresenta una vera sfida in Europa: un cittadino dell'Ue su sei è considerato obeso e oltre la metà degli adulti è in sovrappeso. L'obesità è un grave problema di salute in quanto aumenta il rischio di malattie croniche come l'ipertensione, il diabete, le malattie delle arterie coronarie e alcuni tipi di cancro.

Secondo un rapporto sulla salute dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (Ocse), in media nell'Ue l'aspettativa di vita si riduce di quasi tre anni per un obeso o una persona in sovrappeso. 

Secondo stime recenti inoltre essere obesi o in sovrappeso è la causa ogni anno di più di 1,2 milioni di decessi in 53 Paesi europei monitorati dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms)

Il rapporto dell'Oms "European Regional Obesity Report 2022" mostra che l'obesità è la quarta causa di morte dopo l'ipertensione, i rischi alimentari e il tabacco, e corrisponde a più del 13 per cento dei decessi totali.

La tabella qui sopra mostra la classificazione dei risultati dell'indice di massa corporea (Imc) dell'Oms:

● < 18,50: sottopeso;

● 18,50 - < 25,00: campo normalità;

● >=25,00: sovrappeso;

● >= 30,00: obeso.

I tassi di sovrappeso e obesità differiscono significativamente per sesso, età e livello di istruzione.

Più della metà degli adulti nell'Ue è in sovrappeso

Secondo Eurostat nel 2019 il 44,8 per cento degli adulti residenti nell'Unione aveva un peso "normale", mentre più della metà (52,7 per cento) era in sovrappeso e il 2,5 per cento era sottopeso. 

Il sovrappeso è suddiviso in due gruppi principali: pre-obesi e obesi.

La percentuale di persone in sovrappeso varia in modo significativo all'interno dell'Ue.

Croazia e Malta in testa alla classifica

La Croazia e Malta (entrambe a più di 64 per cento) hanno la più alta percentuale di persone in sovrappeso: quasi due persone su tre.

Seguono Islanda, Repubblica Ceca e Ungheria, dove il tasso di sovrappeso era pari o superiore al 60 per cento. 

I tassi di sovrappeso più bassi in Italia e Francia

La percentuale più bassa di persone in sovrappeso è stata registrata in Italia (45,7 per cento), Francia (47,2 per cento) e Lussemburgo (48,4 per cento). Questi sono stati gli unici Paesi con un tasso di sovrappeso inferiore al 50 per cento.

Un adulto su sei nell'Ue è obeso

Nell'Ue il 16,5 per cento degli adulti è obeso e il 36,2 per cento è pre-obeso. Nel 2019 la percentuale di obesi variava dal 10,9 per cento della Romania al 28,7 per cento di Malta. Almeno un adulto su cinque è risultato obeso in 12 dei 33 Paesi europei.

Nelle quattro economie principali dell'Ue il tasso di obesità più elevato si registra in Germania (19 per cento), seguita da Spagna (16 per cento), Francia (15 per cento) e Italia (11,7 per cento).

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L'obesità in aumento

Secondo il rapporto dell'Ocse "Health at a Glance: Europe 2020" negli ultimi due decenni l'obesità è aumentata nell'Unione. Tra i 18 Paesi analizzati, il tasso medio di obesità è passato dall'11 per cento nel 2000 al 15 per cento nel 2008 e al 17 per cento nel 2018.

Tra il 2008 e il 2017/18, il tasso di obesità è aumentato in quasi tutti i Paesi, a eccezione di Cipro e dell'Ungheria. In questo periodo, quattro Paesi del nord Europa hanno registrato il maggiore aumento del tasso di obesità. L'Islanda (6,5 punti percentuali) ha registrato la variazione più elevata, seguita da Finlandia (4,3 punti percentuali), Norvegia (4,2 punti percentuali) e Svezia (3,8 punti percentuali).

Perché i tassi di sovrappeso e obesità variano in modo così significativo?

Non esiste una risposta semplice per spiegare queste differenze. Un articolo pubblicato sull'European Journal of Public Health ha sottolineato che complessivamente la percentuale era più alta nei Paesi dell'Europa orientale rispetto a quelli del centro e del nord.

La prevalenza di sovrappeso e obesità è stata correlata alle caratteristiche socioeconomiche: il basso status socioeconomico viene associato all'obesità. 

"Lo status socioeconomico può influenzare indirettamente il peso attraverso le abitudini alimentari, il buon accesso alle strutture per l'esercizio fisico, l'alfabetizzazione sanitaria e la partecipazione all'attività fisica". 

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Anche il genere è una variabile significativa sul tasso di sovrappeso: è infatti risultato più alto negli uomini che nelle donne in tutti i 33 Paesi europei. Il 60,2 per cento degli uomini è in sovrappeso contro il 45,7 per cento delle donne.

Il divario tra i sessi varia in modo significativo tra i Paesi. La differenza maggiore è stata registrata in Lussemburgo (20,1 punti percentuali), seguita dalla Repubblica Ceca (19,2 punti percentuali) e da Cipro (18,6 punti percentuali).

Tuttavia, il divario di genere non era considerevole in alcuni Paesi come la Turchia (2 punti percentuali) e la Lettonia (3,2 punti percentuali).

Se però consideriamo l'obesità, la situazione si ribalta completamente: nel 2019 non c'erano differenze sistematiche tra i sessi per quanto riguarda la percentuale di uomini e donne obesi. Nell'Ue il tasso di obesità era del 16,8 per cento negli uomini, mentre era leggermente inferiore nelle donne (16,3 per cento).

La percentuale più alta di uomini obesi (30,6 per cento) e di donne (26,7 per cento) è stata registrata a Malta.

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In 11 dei 30 Paesi la percentuale di adulti obesi era più alta nelle donne che negli uomini.

Tra questi figurano Turchia, Lettonia, Estonia, Lituania, Paesi Bassi, Finlandia, Francia, Portogallo, Danimarca, Irlanda e Svezia.

La percentuale di persone in sovrappeso aumenta generalmente con l'età: fatta eccezione per le persone di età pari o superiore a 75 anni, più è vecchio il gruppo di età, più alta è la percentuale di persone in sovrappeso.

La fascia d'età compresa tra i 18 e i 24 anni è quella con meno persone in sovrappeso (25 per cento), mentre la fascia d'età compresa tra i 65 e i 74 anni ha registrato le cifre più alte (65,7 per cento). Lo stesso vale per il tasso di obesità (6 per cento contro il 22).

In alcuni Paesi, come Danimarca, Irlanda e Svezia, la percentuale di sovrappeso era più alta nella fascia d'età compresa tra i 54 e i 64 anni.

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Il livello di istruzione è importante per il sovrappeso e l'obesità

Anche per quanto riguarda il livello di istruzione si è delineato uno schema chiaro. Le percentuali di persone in sovrappeso e obese diminuiscono all'aumentare del livello di istruzione.

I gruppi socialmente svantaggiati sono particolarmente a rischio di diventare obesi, a causa di abitudini alimentari meno sane o della mancanza di attività fisica.
Organizzazione Mondiale della Sanità

Nel 2019, la percentuale di adulti in sovrappeso tra coloro che avevano un basso livello di istruzione era del 59 per cento, mentre era del 54 per cento per coloro che avevano un livello di istruzione medio e del 44 per cento per gli adulti con un livello di istruzione elevato.

Allo stesso modo, il 20 per cento degli adulti con un livello di istruzione basso e il 17 per cento di quelli con un livello di istruzione medio e l'11 per cento di quelli con un livello di istruzione alto erano obesi.

Il tasso di sovrappeso era più alto in chi aveva un livello di istruzione basso rispetto a chi aveva un livello di istruzione alto in tutti i Paesi della tabella.

L'Oms avverte che questo divario si traduce in ulteriori disuguaglianze nella salute e nell'occupazione.

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Come combattere l'obesità?

Secondo il rapporto dell'Ocse, l'aumento dell'obesità è determinato da diversi fattori comportamentali e ambientali. Tra questi, l'urbanizzazione, l'aumento della sedentarietà e l'ampia disponibilità e commercializzazione di alimenti ad alta densità energetica.

"I gruppi socialmente svantaggiati sono particolarmente a rischio di diventare obesi, a causa di abitudini alimentari meno sane o della mancanza di attività fisica", si legge nel rapporto.

"L'obesità è una malattia complessa che dipende da più fattori", ha scritto nel rapporto Hans Kluge, direttore regionale dell'Oms per l'Europa. Ciò significa che nessun intervento da solo può arrestare l'aumento dell'obesità.

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