Dieci giovani inventori sono stati premiati a Reykjavík per l'impegno nel settore delle tecnologie che promuovono gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, con i premi principali assegnati a innovazioni nei campi del riciclo delle terre rare.
Nel corso di una cerimonia trasmessa in diretta streaming da Reykjavík, in Islanda, l'Ufficio Europeo dei Brevetti (EPO) ha annunciato mercoledì i vincitori dei premi speciali del Premio Giovani Inventori 2025, celebrando una nuova generazione di innovatori le cui tecnologie contribuiscono direttamente al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite. Condotto dal presentatore televisivo per ragazzi Benedikt Weber e dalla tredicenne Capucine Auffret, l'evento ha segnato una svolta per il premio, che per la prima volta si è svolto come cerimonia autonoma ed è stato seguito da spettatori di tutto il mondo.
Vi siete persi la cerimonia? Potete guardare la registrazione completa del Premio Giovani Inventori 2025 nel video qui sopra.
Gli innovatori selezionati quest'anno, soprannominati "Tomorrow Shapers", sono stati scelti tra oltre 450 candidati internazionali, tutti di età non superiore ai 30 anni. Tutti e dieci hanno ricevuto riconoscimenti per le loro lungimiranti invenzioni, mentre tre sono stati premiati anche con particolari premi speciali - World Builders, Community Healers e Nature Guardians - e uno è stato selezionato dal pubblico tramite votazione online.
Marie Perrin: costruire un futuro più pulito partendo dai rifiuti fluorescenti
Per la chimica franco-americana Marie Perrin, vincere il premio World Builders è stato un onore e una conferma di anni di duro lavoro. La sua innovazione, un processo innovativo per recuperare dalle lampade fluorescenti dismesse l'europio, una delle cosiddette terre rare, elimina i danni ambientali solitamente causati dalle attività di estrazione tradizionali. Sviluppato presso il Politecnico federale di Zurigo (ETH), il metodo evita la produzione di rifiuti tossici e offre un'alternativa scalabile e più pulita all'estrazione degli elementi critici utilizzati nell'elettronica e nell'energia verde.
Perrin ha descritto il premio come "un riconoscimento eccezionale" e ha ammesso di essere "estremamente grata a tutti coloro che hanno creduto in questa tecnologia".
Perrin spera che la vittoria del premio World Builders possa agire da catalizzatore: "L'EPO ci ha dato grande visibilità che credo potrà aiutarci molto a ottenere i contatti industriali di cui abbiamo bisogno per sviluppare il processo, quindi spero che continui così".
Sandra Namboozo e Samuel Muyita: una soluzione scalabile allo spreco alimentare nel mondo
Per gli imprenditori ugandesi Sandra Namboozo e Samuel Muyita, ricevere il premio Community Healers ha rappresentato una forte affermazione della loro missione volta a ridurre il deterioramento degli alimenti. Attingendo al loro background personale nelle comunità agricole, i due hanno sviluppato una bustina biodegradabile a base di composti vegetali che rallenta la maturazione della frutta, prolungandone la conservazione fino a 30 giorni.
Muyita ha descritto il riconoscimento come qualcosa da accettare con umiltà, in particolare per come tutto è iniziato: "Ciò che è nato in un piccolo villaggio è diventato un prodotto mondiale", ha dichiarato a Euronews. Le loro bustine affrontano diversi degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile migliorando la sicurezza alimentare, aumentando il reddito degli agricoltori e mitigando l'impatto climatico. "Questo premio ci dà la visibilità necessaria per far sì che il nostro prodotto raggiunga chi ne ha veramente bisogno. E per noi questo non ha prezzo", ha aggiunto, sottolineando l'importanza del Premio Giovani Inventori.
Guardando al futuro, Namboozo pensa che la loro vittoria sia solo l'inizio. "Crediamo che ci aprirà altri mercati, per esempio in Europa e negli Stati Uniti. Anche grazie alla visibilità che ci ha dato", ha commentato entusiasta.
Namboozo spera che il loro successo nel concorso possa essere di ispirazione per altri giovani inventori: "Per i giovani innovatori, il mio messaggio è semplice: credete in voi stessi, lavorate sodo e siate resilienti."
Neeka e Leila Mashouf: catturare il carbonio per ridefinire la moda
Il premio Nature Guardians è andato alle sorelle gemelle Neeka e Leila Mashouf, inventrici di una soluzione che, convertendo l'anidride carbonica in fibre a base di cellulosa, offre un'alternativa sostenibile ai tessuti tradizionali. La loro azienda, Rubi, utilizza un processo enzimatico proprietario che imita il modo naturale in cui gli alberi assorbono la CO₂, ma senza il consumo di acqua e suolo richiesti dalla raccolta dalle foreste o dalla coltivazione del cotone.
"L'industria della moda è al terzo posto tra le filiere di produzione più inquinanti in termini di emissioni di CO₂ del pianeta", ha affermato Neeka, "e la maggior parte di questo impatto deriva in realtà dalle materie prime". Ciò che distingue la loro innovazione, ha spiegato, è il fatto di creare gli stessi materiali di input di alta qualità "senza dover impoverire e abbattere le foreste da cui provengono molti di questi materiali, o raccogliere il cotone, pratica che utilizza molta acqua". Leila ha aggiunto che la prossima grande sfida tecnologica sarà quella di scalare la produzione dai reattori di laboratorio a quelli industriali. Il riconoscimento da parte dell'EPO, ha detto, "è per noi un magnifico segnale che ci incoraggia ad andare avanti nello sviluppo della nostra tecnologia".
Le sorelle, cresciute in una famiglia con stretti legami con l'industria della moda, credono che la loro tecnologia potrebbe un giorno affermarsi come uno standard in tutte le filiere produttive. Il premio, hanno detto, non solo contribuirà a reperire fondi, ma aumenterà anche la visibilità della loro soluzione tra i marchi e i consumatori impegnati nella sostenibilità.
Pilar Granado, Pablo Sosa Domínguez e Luis Chimeno: un voto pubblico per la sicurezza alimentare
Mentre i vincitori dei premi speciali sono stati selezionati da apposite giurie, un ulteriore premio è stato assegnato tramite il voto del pubblico ed è andato a un trio di giovani scienziati spagnoli - Pilar Granado, Pablo Sosa Domínguez e Luis Chimeno - per le loro etichette alimentari intelligenti che indicano in tempo reale il grado di freschezza dei prodotti. Si tratta di etichette biodegradabili che rilevano la crescita batterica e cambiano colore di conseguenza, contribuendo a ridurre sia gli sprechi alimentari che il rischio di malattie.
Chimeno ha descritto la vittoria come "un riconoscimento del nostro percorso" e una conferma della convinzione che il team ripone nel potere delle soluzioni quotidiane. L'idea è venuta quasi da sé, ha ricordato, quando Sosa un giorno si è ritrovato a decidere se mangiare o meno un pezzo di pollo sospetto. "Dovrebbe esserci un modo che ci permetta di conoscere le informazioni sui prodotti e che ci dica rapidamente se sono ancora sicuri o meno da consumare", ha detto.
Il risultato è stato un'etichetta con sensore integrato che reagisce alle sostanze chimiche che segnalano il deterioramento: un'innovazione già lanciata sul mercato e destinata a ridurre lo spreco alimentare che in Europa è pari all'enorme cifra di 59 milioni di tonnellate all'anno.
Guardare avanti: dieci idee, una missione
Sebbene i premi speciali e il premio popolare si siano concentrati solo su quattro dei dieci vincitori, tutti e dieci i Tomorrow Shapers sono stati premiati per l'approccio audace e diversificato alle sfide globali, dalle emissioni del trasporto marittimo ai nanomateriali, dalla manutenzione degli aerei alla progettazione degli enzimi. Il presidente dell'EPO, António Campinos, ha descritto il premio come un tributo alla possibilità stessa: "I giovani inventori sono gli architetti di un domani più luminoso... Celebrando i loro successi, non solo ne onoriamo l'ingegnosità, ma sottolineiamo anche il potere trasformativo delle tecnologie e della scienza nel plasmare un futuro sostenibile e dare ispirazione alle generazioni future".
Fionn Ferreira, membro della giuria e a sua volta Tomorrow Shaper in una precedente edizione, ha ammesso che il processo di selezione è stato impegnativo. "Penso che tutti loro cambieranno il nostro mondo... Credo che la scelta sia ricaduta su chi ha incarnato di più lo 'spirito dell'inventore', su quali idee avranno il maggiore impatto sul mondo e su quali idee sono veramente uniche".
Filipa de Sousa Rocha, collega di giuria e tra i vincitori del Premio Giovani Inventori 2023, è stata particolarmente colpita dalla diversità di prospettive. "In genere non ci aspettiamo che dalle comunità più piccole vengano grandi invenzioni", ha detto a Euronews, "ma penso che in realtà è da lì che possono venire le idee più interessanti, perché a volte non conosciamo le loro prospettive, le loro vite".
Mentre cala il sipario sul Premio Giovani Inventori 2025, l'EPO guarda già al futuro. Le candidature per l'edizione del prossimo anno sono già aperte e a partecipare sono invitati singoli individui o team di età non superiore ai 30 anni che intendono presentare le loro innovazioni in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Che si tratti di energia pulita, equità nella salute, biodiversità o altro, la prossima classe di Tomorrow Shapers avrà la possibilità di seguire le orme dei vincitori di quest'anno e proporre le proprie soluzioni a un pubblico mondiale.