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La ISS si avvicina al pensionamento: come farà la Nasa a riportarla sulla Terra?

La Stazione Spaziale Internazionale fotografata dall'equipaggio di una navicella russa Soyuz MS-19 dopo lo sgancio dalla stazione.
La Stazione Spaziale Internazionale fotografata dall'equipaggio di una navicella russa Soyuz MS-19 dopo lo sgancio dalla stazione. Diritti d'autore  AP/Roscosmos Space Agency Press Service
Diritti d'autore AP/Roscosmos Space Agency Press Service
Di Euronews and AP
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La Stazione Spaziale Internazionale (ISS) comincia a mostrare la sua età: questa settimana la Nasa e SpaceX hanno presentato il loro piano per il suo pensionamento

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La Stazione Spaziale Internazionale (ISS) si prepara ad andare in pensione. Resta da chiarire quale sarà il suo destino una volta che la stazione, in orbita da quasi 24 anni, non sarà più utilizzata. Questa settimana è stata decisa una soluzione: SpaceX è stata incaricata di utilizzare una capsula per far scendere la stazione dalla sua orbita, per essere distrutta nell'atmosfera nel suo percorso di ritorno verso la Terra.

Mercoledì la Nasa e la società di Elon Musk hanno illustrato il piano per distruggere la stazione spaziale al rientro nell'atmo e far precipitare ciò che resta nell'oceano. Un piano di smantellamento graduale, che si dovrebbe concludersi idealmente all'inizio del 2031, quando la stazione raggiungerà il traguardo dei 32 anni. La Nasa ha scartato altre soluzioni, tra cui quella di smontarla per riportare tutte le componenti sulla Terra o affidarne la gestione a un altro ente.

La Nasa ha assegnato a SpaceX un contratto da 843 milioni di dollari (circa 770 milioni di euro) per abbattere la stazione, la più grande struttura mai costruita al di fuori del pianeta.

Perché sbarazzarsi della Iss?

La stazione spaziale comincia a mostrare i segni dell'età. La Russia e gli Stati Uniti lanciarono in orbita i primi moduli alla fine del 1998 e i primi astronauti salirono a bordo due anni dopo. L'Europa e il Giappone hanno contribuito con alcune componenti, mentre il Canada ha fornito bracci robotici.

Quando gli shuttle della Nasa sono andati in pensione nel 2011, la stazione aveva raggiunto le dimensioni di un campo da calcio, con una massa di quasi 430.000 kg. La Nasa stima che le operazioni a bordo della stazione continueranno almeno fino al 2030. L'obiettivo è che le aziende private lancino le proprie stazioni spaziali entro quella data.

Questa strategia - già in atto per le consegne di carichi e il trasporto degli equipaggi - libererà la Nasa, che potrà così concentrarsi sulla Luna e sui viaggi verso Marte.

Perché non riportare la stazione sulla Terra?

La Nasa ha preso in considerazione la possibilità di smantellare la stazione spaziale e di trasportarne i pezzi sulla Terra, oppure di lasciare che le aziende private recuperino alcune componenti. Ma, secondo la Nasa, la stazione non è mai stata concepita per essere smontata in orbita: uno sforzo di questo tipo sarebbe costoso e anche rischioso per gli astronauti che si occuperebbero dello smontaggio.

Inoltre non ci sono navicelle spaziali grandi come i vecchi shuttle della Nasa per riportare tutto sulla Terra. Un'altra opzione sarebbe quella di spostare la stazione in un'orbita più alta e più stabile. Ma anche questa opzione è stata scartata a causa dei problemi logistici e dell'aumento del rischio di spazzatura spaziale.

Come verrà distrutta?

Le navicelle spaziali in visita spostano periodicamente la stazione spaziale, in modo che rimanga in un'orbita alta circa 420 km. In caso contrario scenderebbe sempre più in basso, fino a precipitare senza controllo dall'orbita.

La Nasa vuole garantire un rientro sicuro in un'area remota del Pacifico meridionale o forse nell'Oceano Indiano, per cui intende lanciare una navicella che si agganci alla stazione e la spinga verso la Terra. La Nasa prevede che alcuni pezzi, le cui dimensioni di dimensioni vanno da un forno a microonde a un auto, sopravviveranno all'impatto con l'atmosfera, generando una striscia di detriti lunga circa 2.000 chilometri.

La Nasa e i suoi partner avevano preso in considerazione la possibilità di utilizzare tre navi da rifornimento russe per il lavoro, ma è necessario un mezzo più robusto. L'agenzia aerospaziale statunitense ha così deciso di rivolgersi ai privati e, a giugno, SpaceX si è aggiudicata il contratto.

La Terra vista dalla Stazione Spaziale Internazionale.
La Terra vista dalla Stazione Spaziale Internazionale. Scott Kelly/AP

Che aspetto avrà il veicolo spaziale di SpaceX?

SpaceX prevede di utilizzare una normale capsula Dragon - quella che trasporta rifornimenti e astronauti alla stazione spaziale - ma con un bagagliaio molto più grande che ospiterà un numero record di 46 motori e oltre 16.000 chili di carburante.

Sarah Walker di SpaceX ha dichiarato che la sfida consisterà nel creare una navicella abbastanza potente da guidare la stazione spaziale resistendo agli strattoni e alle forze derivanti dall'aumento della resistenza atmosferica durante la discesa finale.

Secondo la Nasa questo veicolo spaziale richiederà un razzo particolarmente potente solo per arrivare in orbita. La capsula verrebbe lanciata un anno e mezzo prima dell'inizio della distruzione della stazione. Gli astronauti resteranno a bordo durante il suo graduale percorso di avvicinamento alla Terra e la abbandoneranno sei mesi prima della distruzione. Una volta che la stazione sarà scesa a circa 220 km, quattro giorni dopo il Dragon la farà precipitare.

È già stato fatto in passato?

La prima stazione spaziale della Nasa, lo Skylab, si è schiantata nel 1979 e i detriti sono piovuti sull'Australia e sul Pacifico circostante. L'agenzia spaziale sperava che uno dei primi equipaggi dello Space Shuttle potesse collegare un razzo per controllare la discesa dello Skylab o aumentarne l'orbita. Ma all'epoca la navetta non era ancora pronta (il suo primo volo avvenne solo nel 1981).

I controllori a terra riuscirono a far precipitare lentamente lo Skylab verso l'Oceano Indiano. Ma alcuni pezzi atterrarono anche in Australia occidentale. La Russia ha più esperienza in questo campo. La Mir ha operato per 15 anni prima di essere guidata verso un rientro sul Pacifico nel 2001. Prima ancora erano state fatte precipitare sulle Terra, in modo più o meno controllato, diverse stazioni del programma Salyut.

Si salverà qualcosa?

La Nasa vuole riportare indietro alcuni piccoli oggetti dall'interno della stazione spaziale per esporli in un museo. Questi oggetti potranno essere riportati sulla Terra dale navi di rifornimento di SpaceX uno o due anni prima che venga distrutta.

"Purtroppo non possiamo portare a casa oggetti molto grandi - ha dichiarato Ken Bowersox della Nasa -. La parte emotiva di me vorrebbe provare a salvarne qualcuno, ma l'approccio più pratico è quello di distruggere la stazione".

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