Viaggio su Marte: cosa mangeranno gli astronauti durante le lunghe missioni spaziali?

Questa insalata composta da soia, semi di papavero, orzo, cavolo, arachidi, patate dolci e semi di girasole potrebbe essere il pasto ottimale per gli uomini in missione spaziale di lunga durata.
Questa insalata composta da soia, semi di papavero, orzo, cavolo, arachidi, patate dolci e semi di girasole potrebbe essere il pasto ottimale per gli uomini in missione spaziale di lunga durata. Diritti d'autore Canva/Adapted from ACS Food Science & Technology 2023, DOI: 10.1021/acsfoodscitech.3c00396
Diritti d'autore Canva/Adapted from ACS Food Science & Technology 2023, DOI: 10.1021/acsfoodscitech.3c00396
Di Oceane Duboust
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Questo articolo è stato pubblicato originariamente in inglese

In vista di missioni spaziali più lunghe è essenziale pensare ad alimenti che siano facili da coltivare nello spazio e che soddisfino le esigenze nutrizionali degli astronauti

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Il pasto ideale per un astronauta, secondo gli esperti, è sorprendentemente simile a quello che si può trovare sul profilo Instagram di un food influencer alla moda. Dopo un'ampia ricerca comparativa, un team di ricercatori australiani ha stimato che il pasto fresco "ottimale" per i viaggiatori spaziali è un'insalata vegetariana.

Con le lunghe missioni nello spazio profondo previste in futuro, la questione dell'alimentazione degli equipaggi si fa sempre più pressante. Non si tratta più di prevedere riserve sufficienti, ma di concentrarsi sui prodotti alimentari che possono essere coltivati nello spazio.

Le "fattorie spaziali", come le chiama il team di ricerca dell'Università di Adelaide, presentano diversi vincoli. In un documento pubblicato a dicembre, l'Agenzia spaziale statunitense (Nasa) ha sottolineato che il sistema alimentare spaziale deve essere organizzato tenendo conto della minimizzazione delle risorse.

"Tutti gli input e gli output - massa, volume, tempo dell'equipaggio, acqua, energia e rifiuti - devono essere ridotti al minimo rispetto al cibo prodotto", si legge nel documento.

Soia, cavolo e semi di girasole

Il team ha studiato una vasta gamma di colture e prodotti animali, anche se gli autori hanno riconosciuto che "per i viaggi a lungo termine, ci sono poche ricerche su come includere prodotti alimentari di origine animale nella dieta degli astronauti".

Gli scienziati hanno valutato varie combinazioni di ingredienti freschi utilizzando una tecnica di modellazione matematica nota come programmazione lineare. Il team ha dato priorità alla sostenibilità del cibo spaziale, optando per ingredienti che richiedessero un minimo di fertilizzanti, tempo e spazio per la crescita e considerando il potenziale di riciclaggio dei rifiuti.

Il risultato è stato un pasto vegetariano composto da soia, semi di papavero, orzo, cavolo, arachidi, patate dolci e/o semi di girasole. Ma è appetibile? Per valutare se soddisfa i criteri di gusto, il team ha preparato il pasto spaziale ottimale, presentando i componenti come un'insalata, e ha condotto un test di assaggio con quattro persone sulla Terra. Uno dei tester ha espresso giudizi entusiastici, affermando che "non gli dispiacerebbe mangiare questo piatto per tutta la settimana come astronauta".

2.800 calorie necessarie per un astronauta maschio

I vincoli spaziali non riguardano solo le piante coltivate, ma anche le esigenze specifiche degli astronauti. I ricercatori hanno calcolato che un astronauta maschio di 40 anni ha bisogno di circa 2.800 calorie al giorno, pari a circa 1,2 kg di cibo al giorno, rispetto alle 2.000 calorie sulla Terra.

Vivere nello spazio comporta però ulteriori sfide: ad esempio, secondo gli autori di uno studio, i cui risultati sono stati pubblicati su ACS Food Science & Technology, è necessaria energia supplementare in caso di attività extraveicolari che di solito durano più di cinque ore.

Inoltre lo stress a cui è sottoposto il corpo umano nello spazio significa che la dieta deve includere nutrienti come il calcio e la vitamina D per la salute delle ossa, che subiscono un forte impatto durante le missioni. Il fabbisogno degli astronauti è più elevato anche per quanto riguarda i nove aminoacidi essenziali. Questi composti organici svolgono un ruolo cruciale in quanto sono necessari per la sintesi delle proteine nell'organismo.

Gli aminoacidi essenziali non possono essere prodotti autonomamente dal corpo umano e devono essere ottenuti attraverso la dieta. Tuttavia, il pasto non ha ottenuto un punteggio perfetto e i ricercatori hanno notato che sarebbero stati necessari degli integratori per fornire i micronutrienti mancanti.

Quali sono attualmente i pasti degli astronauti?

Il cibo spaziale è una delicata combinazione di requisiti ambientali, esigenze biologiche degli astronauti e appetibilità. Durante le prime missioni spaziali, quando l'attenzione era rivolta a "risorse e sicurezza" piuttosto che a "nutrizione e accettabilità", la Nasa ha osservato che gli astronauti non mangiavano abbastanza e quindi perdevano peso.

Attualmente, sulla Stazione Spaziale Internazionale (Iss) sono disponibili più di 200 alimenti e bevande standard. L'elenco comprende pizze, pollo Kung Pao, burritos - preparati con tortillas che non lasciano briciole - e persino occasionalmente gelati durante le missioni di rifornimento. L'alcol è vietato per motivi di sicurezza. "Gli astronauti - afferma la Nasa - possono condividere il cibo con i loro compagni di equipaggio a loro discrezione".

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