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Dal Sepa al roaming gratis: il Montenegro accelera verso l’Europa

Il primo ministro del Montenegro Milojko Spajic parla durante una conferenza stampa nel 2024.
Il primo ministro del Montenegro Milojko Spajic parla durante una conferenza stampa nel 2024. Diritti d'autore  Ebrahim Noroozi/Copyright 2024 The AP. All rights reserved
Diritti d'autore Ebrahim Noroozi/Copyright 2024 The AP. All rights reserved
Di Lauren Walker & Stefan Grobe
Pubblicato il
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Il premier montenegrino Milojko Spajić ribadisce che l’adesione all’Unione Europea è la priorità del paese. In programma Sepa, roaming Ue e chiusura dei capitoli negoziali entro il 2026

Il primo ministro montenegrino Milojko Spajić ha riaffermato con determinazione che per il suo Paese non ci sono vie d’uscita alternative: l’unico orizzonte reale è la piena adesione all’Unione europea. Lo ha dichiarato in un’intervista a Euronews, durante il Forum sull’allargamento dell’Ue svoltosi a Bruxelles il 18 novembre.

Con poco più di 620.000 abitanti, il Montenegro è il più piccolo tra i nove candidati all’Unione, e al contempo uno dei più avanzati sul fronte delle riforme istituzionali, giudiziarie ed economiche richieste da Bruxelles.

Spajić ha espresso l’aspirazione che il Paese diventi il 28esimo membro dell’Ue entro il 2028, un traguardo che secondo lui è “sulla buona strada” secondo i rapporti recenti della Commissione europea.

Secondo il premier, l’adesione non è solo giusta politicamente, ma inevitabile: “Siamo un Paese circondato dall’Unione europea”, ha affermato, sottolineando come il Montenegro stia già integrando le sue strutture nel mercato europeo.

Tra i passi concreti c’è l’ingresso operativo nell’Area unica dei pagamenti in euro (Sepa): dal 7 ottobre 2025, cittadini e imprese montenegrine possono effettuare pagamenti in euro verso i paesi Sepa alle stesse condizioni dei paesi Ue, con costi molto più bassi.

Secondo la Banca Centrale del Montenegro, i trasferimenti giornalieri fino a 200 euro saranno gratuiti, quelli fino a 20.000 euro avranno una commissione massima di 1,99 euro, mentre per importi superiori è previsto un costo di 25 euro.

Sempre in chiave di integrazione, Spajić ha annunciato che dal 2026 sarà attivo il roaming gratuito tra il Montenegro e i Paesi Ue, un segnale simbolico ma concreto dell’avvicinamento al mercato unico. Ha aggiunto che l’obiettivo è “chiudere tutti i capitoli” del negoziato di adesione entro la fine del prossimo anno, accelerando verso l’ingresso pieno nell’Unione.

A livello economico, il premier ha sottolineato i progressi di Podgorica: in pochi anni il Paese ha più che raddoppiato il suo Pil, e guarda con fiducia al futuro europeo anche dal punto di vista fiscale e finanziario. Parte della strategia prevede anche l’emissione di nuovi titoli: Spajić ha parlato di vendite di bond rivolti sia a investitori internazionali che al mercato interno, per rafforzare la posizione del Montenegro sul mercato dei capitali.

Tuttavia, non tutti i temi sono ancora risolti. Sul fronte dei visti, il Montenegro sta gradualmente riallineando la sua politica a quella dell’Ue. Nonostante le misure in corso, persistono discrepanze con l’approccio comunitario: Spajić ha ricordato che il Paese aderisce pienamente alla Politica estera e di sicurezza comune (Pesc) dell’Ue, ma ha ammesso che un allineamento totale richiederà tempo, soprattutto su questioni migratorie e visti.

Inoltre, Podgorica ha già cancellato alcuni programmi di esenzione dal visto per cittadini di Paesi come Armenia, Uzbekistan, Kuwait ed Egitto, come parte di un più ampio sforzo per soddisfare i requisiti di adesione.

Nonostante le sfide, il sostegno europeo non manca: il presidente del Consiglio europeo António Costa ha elogiato gli sforzi di riforma del Montenegro, invitando il Paese a mantenere lo slancio per rispettare l’obiettivo dell’ingresso nel 2028.

In sintesi, le dichiarazioni di Spajić confermano che per il Montenegro l’adesione all’UE non è più solo un sogno politico, ma una strategia economica e istituzionale ben definita. Con l’ingresso in Sepa, il passaggio al roaming Ue e la chiusura dei capitoli negoziali, il paese punta a consolidare la sua posizione nel cuore dell’Europa, anche se il percorso resta impegnativo e richiede compromessi su molti fronti.

L'intervista completa a Milojko Spajić andrà in onda su Euronews giovedì 20 novembre alle 20:30 CET.

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