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Dal doomscrolling alla politica, come i giovani europei usano i social media

Più di sei giovani cittadini dell'UE su 10 dichiarano di utilizzare le piattaforme dei social media per seguire i contenuti quotidiani sull'attualità sociale e politica.
Più di sei giovani cittadini dell'UE su 10 dichiarano di utilizzare le piattaforme dei social media per seguire i contenuti quotidiani sull'attualità sociale e politica. Diritti d'autore  Euronews
Diritti d'autore Euronews
Di Inês Trindade Pereira & Mert Can Yilmaz
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Più della metà dei giovani utenti cerca attivamente notizie e informazioni sui social media. Il fenomeno è in crescita nonostante i tentativi di porre argine all'influenza dei social

Secondo i nuovi dati di Eurobarometro, più di sei giovani cittadini dell'Ue su 10 affermano di utilizzare le piattaforme di social media per seguire contenuti quotidiani di attualità sociale e politica.

Lo studio fa seguito a una dichiarazione firmata all'inizio del mese da tutti i Paesi dell'Ue, a eccezione di Estonia e Belgio, in cui si chiede una maggiore protezione dei minori online e si sostiene l'introduzione di un'età minima per l'accesso ai social media da parte dei minori.

I ministri dell'Unione europea hanno dichiarato che valuteranno la necessità di adottare ulteriori misure per integrare le norme Ue esistenti, dal momento che i minori sono sempre più a rischio di essere esposti a contenuti illegali, dannosi ed estremisti e "richiedono una protezione più forte e più mirata".

Secondo Eurobarometro, Instagram, TikTok e X sono i social network più utilizzati dagli utenti di età compresa tra i 15 e i 24 anni.

Gli intervistati più giovani sono più inclini, rispetto a quelli di età pari o superiore ai 55 anni, a leggere o visualizzare contenuti sul proprio feed, a mettere "mi piace" o a reagire ai post e a condividere contenuti attraverso messaggi diretti o chat private.

Tuttavia, sono meno propensi di tutte le altre fasce d'età a commentare i post, con una percentuale del 18 per cento rispetto al 22-24 per cento.

I giovani sono in grado di individuare le fake news durante lo scrolling?

Più della metà di questi giovani utenti cerca attivamente informazioni sui social media, che stanno diventando sempre più un focolaio di disinformazione.

Complessivamente, gli uomini dell'Ue sono più propensi delle donne a rivelare una frequente esposizione alla disinformazione e alle fake news.

Circa il 46 per cento degli intervistati dichiara di essere stato esposto a disinformazione e fake news nei sette giorni precedenti l'intervista a campione.

Tuttavia, la maggior parte dei giovani europei si sente ben munita per individuare e proteggersi dalle false narrazioni online.

Circa il 71 per cento dei giovani cittadini afferma di sentirsi sicuro nel riconoscere la disinformazione quando la incontra - la percentuale più alta in tutte le fasce d'età.

Le strategie di verifica più comuni utilizzate dai giovani sono: assicurarsi che la notizia provenga da una fonte attendibile, controllare i commenti per vedere cosa dicono gli altri e verificare se le immagini o i video sembrano veri o falsi.

Secondo lo studio di Eurobarometro, le fasce d'età più giovani sono più motivate a seguire gli account delle organizzazioni internazionali, dei politici e dei partiti dell'Unione europea.

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